“Il raddoppio di via Coccia di Morto”. È una di quelle frasi che hanno riempito le orecchie di almeno tre generazioni. Un po’ come il nuovo ponte Due Giugno, o quello della Scafa. Giusto per non allontanarci troppo, senza arrivare sul Ponte dello stretto di Messina percorrendo la Salerno-Reggio Calabria in pieno stile Autostrada del Sole. Tutte opere acclamate, chiacchierate, progettate ma che alla fine sono crollate prima ancora di essere state realizzate. Questa volta, però, sembra che il vento abbia cambiato direzione. Almeno su via Coccia di Morto. Il Sindaco di Fiumicino Esterino Montino ha seriemente intenzione di metterci mano, approfittando del fatto che presto sarà fiancheggiata dalla pista ciclabile che partirà dalla rotatoria all’ingresso di Focene con quella all’ingresso di Fiumicino. Non solo, la spinta a questo progetto l’hanno data i prossimi comparti prossimi alla realizzazione. L’idea dell’amministrazione comunale è quella di inserire nella convenzione con il comparto di Focene, che si affaccerà proprio su via Coccia di Morto, la realizzazione del raddoppio dell’importante arteria stradale dalla rotatoria di via delle Acque Basse fino al confine con la Pineta della famiglia Sforza Cesarini. Lo stesso discorso verrà fatto con il comparto che partirà a Pesce Luna. Questa convenzione vedrebbe il raddoppio della trafficata e pericolosa strada da via del Pesce Luna fino alla rotatoria all’ingresso di Fiumicino. In questo modo, però, resterebbe tagliato fuori il tratto davanti la pineta. Niente paura, perché non si formerà una strettoia che minerebbe all’incolumità pubblica. In quel tratto la strada passerebbe sopra il canale, con una leggera deviazione. Chiaramente verrà redatto un progetto che risponderà a tutti i criteri della sicurezza stradale. Quella che adesso è solo un’idea, molto presto potrebbe diventare realtà. “Ritengo sia impensabile realizzare nuove imponenti edificazioni, contando sempre sulla stessa strada”, dice il Sindaco Esterino Montino. Spesso i cittadini erano abituati a vedere prima le costruzioni e poi, se avanzava tempo e spazio, le infrastrutture. Come è stato il caso di via Portuense intorno a Parco Leonardo. È cambiata la filosofia.
2013-12-23