La notizia è apparsa con i titoli più disparati su molti quotidiani soprattutto della Capitale, il 24 Agosto del 2013, circa dieci giorni fa. A quanto pare degli automobilisti in transito attorno alla rotonda di via Coccia di Morto nei pressi dell’aeroporto Leonardo da Vinci di Fiumicino, si sono accorti che improvvisamente da una fenditura del terreno fuoriuscivano degli zampilli di fango. Un vero e proprio geyser alto un paio di metri. Dopo i curiosi, sono arrivati anche i vigili del fuoco e la protezione civile armata di una squadra di geologi per quella che sembrava a prima vista la rottura di una tubatura ma che poi si è palesata per una cosa ben diversa. Un piccolo vulcano di fango, come ce ne sono in Italia nei pressi dell’Etna dove vengono chiamati Macalube (dall’arabo maqlub ribaltamento). Un fenomeno raro ma a quanto pare conosciuto nei dintorni di Roma, sembra persino che nel 2005 un fatto analogo si fosse già verificato in una zona non lontana. Ma questi vulcani di fango come nascono? Sono pericolosi? Sono un campanello di allarme per un evento geologico di più grande portata?. Innanzitutto perché un vulcano di fango si formi occorre che dal sottosuolo attraverso una fenditura nel terreno, fuoriescano dei gas precedentemente intrappolati, e che questi gas prima di venire a giorno intercettino la falda acquifera superficiale portando su con loro acqua e argilla o sabbia. Tutto ciò si è verificato per il nostro piccolo amico e la cosa non è durata poco. Mentre vi scriviamo l’attività del mini vulcano continua e la sua espansione areale ha quasi conquistato tutta l’area transennata dai vigili del fuoco, oltre un metro e mezzo di larghezza! Ma da dove vengono questi gas? Dalle analisi effettuate pare che si tratti di anidride carbonica per l’80% e poi da tracce di altri gas tra cui il metano, tutti gas che sono tipici delle zone vulcaniche. E dove sono queste zone vulcaniche attive vicino Roma? Basta spostarsi di appena 20-25km in linea d’aria dalla Capitale per trovare la ben nota area vulcanica dei Colli Albani, tra l’altro recentemente interessata da piccoli terremoti. Questi gas sono proprio relativi all’attività vulcanica estinta dei Colli Albani. A volte possono essere anche dei biogas, provenienti dalla decomposizione di materiale organico sepolto ma nel nostro caso l’origine accertata parrebbe quella vulcanica.
E così arriviamo al terzo quesito, c’è da temere? No, i vulcani di fango non sono pericolosi, tuttavia i gas che vi fuoriescono, se inalati possono portare avvelenamenti e svenimenti, motivi per i quali la zona interessata dal fenomeno è sta transennata. Altri fattori di pericolo non ne esistono e se state pensando al noto film del 1997 “Volcano Los Angeles” quando all’improvviso nel bel mezzo della città di Los Angeles spunta un vulcano, le probabilità che un evento del genere abbiamo come precursore un vulcanetto di fango sono davvero remote. Insomma, possiamo stare tranquilli, il nostro amico offrirà solo un simpatico e inusuale spettacolo per chi incuriosito dovesse recarsi in zona.
(fonte: 3B Meteo).