“Da star a fenomeno “dimenticato”. La storia del “nostro geyser” somiglia tanto a quella di qualche starlette dello spettacolo. Presidiato quando l’attenzione mediatica era al massimo. Lasciato a se stesso ora che l’attenzione è tutta per il “fratello” apparso e scomparso in qualche ora. E pure la situazione continua a essere preoccupante. Il solco scavato per evitare che la fanghiglia si riversi per strada è ormai quasi completamente inutile. La zona, prima costantemente monitorata, oggi è senza controllo. Su vari siti specializzati emergono le più assurde teorie che trovano diversi esperti pronte a sostenerle. Qualcuno parla anche di evacuazione della zona. Allarmismo, per carità. Ma qual è la verità? La giunta Montino continua giustamente a tenerci informati su qualsiasi iniziativa si prenda. Anche le più piccole e insignificanti decisioni vengono sbandierate e diventano titoli da giocarsi sulla stampa. Ma nessuno, mi pare, si sia ancora preso la briga di smentire ciò che sta emergendo in questi giorni. Né tantomeno qualcuno ci ha fatto ancora sapere cosa è venuto fuori dai rilievi e campioni effettuati a più riprese dagli esperti, quanto sia estesa la sacca di gas e quando inizierà il complicato piano per tappare le due grosse falle di gas, acqua e terra che si allargano ogni giorno di più e ancora ‘ribollono’ all’interno della rotatoria di Coccia di Morto. Oggi è previsto un tavolo in comune che potrebbe sciogliere tutti questi nodi. Qualcuno ci farà sapere qualcosa o dobbiamo attarci al passa parola?”. Lo dichiara il consigliere comunale Pdl, Federica Poggio.
2013-10-08