“L’ultimo blitz che ha sgominato la cupola ostiense, ha portato nuovamente alla ribalta il tentativo della criminalità di infiltrarsi nella politica e nell’economia”. È quanto dice il presidente del consiglio comunale Michela Califano. “I tentacoli della mafia sugli appalti e le minacce ad amministratori locali e pubblici per pilotare i grossi flussi di denaro che possano ripulire i traffici oscuri dei clan sono una realtà – sottolinea Michela Califano – Immaginare che Fiumicino sia immune da un tentativo di infiltrazione avvenuto a una manciata di chilometri da qui sarebbe irresponsabile. Per questo chiedo ai gruppi consiliari di opposizione di approvare, senza ostruzionismi, l’ordine del giorno “Anti Mafia” presentato dai gruppi di maggioranza che verrà discusso domani in consiglio comunale. Una votazione all’unanimità darebbe un segnale di compattezza alle cosche mafiose che mirano a impadronirsi dei grandi investimenti di cui Fiumicino sarà protagonista nei prossimi anni. Anche solo una crepa rischia di far crollare una fortezza. Gli ultimi rapporti dell’Osservatorio Regionale sulla criminalità organizzata sono preoccupanti. Il litorale romano rischia, senza provvedimenti seri e immediati, di cadere nelle mani delle cosche. I tentativi di infiltrazione nelle macchine amministrative e politiche sono in atto da tempo, secondo un copione sperimentato: l’arrivo di insospettabili figure imprenditoriali che tentano rapporti collusivi con il personale politici e amministrativo locale. Non bastasse la pesante crisi che attanaglia il commercio ha amplificato i fenomeni di usura su tutto il litorale romano. Gli appalti pubblici e i grandi investimenti che ricadranno su Fiumicino rischiano di attrarre la criminalità organizzata. Dobbiamo dire no alla mafia in maniera compatta. Senza se e senza ma. Recuperando il tempo perso e mettendo da parte l’incomprensibile ostruzionismo della giunta Canapini”.
Il documento impegna il sindaco Esterino Montino a: Costituirsi parte civile nei processi contro le attività criminose di stampo mafioso afferenti il proprio territorio comunale, destinando l’eventuale risarcimento a un fondo a sostegno delle vittime del racket e dell’usura e ai sostegno delle realtà associative assegnatarie di immobili confiscati alla criminalità organizzata; Mettere in campo strumenti amministrativi per rafforzare sempre più la trasparenza delle procedure di appalto di lavori, servizi e forniture, attraverso la verifica accurata dei collegamenti diretti e indiretti tra aziende partecipanti alle gare e controlli sulle aziende subappaltatrici; Istituire e/o rafforzare un nucleo di Polizia Locale dedito in via esclusiva a perseguire lo sfruttamento illegale di manodopera nei cantieri; Utilizzare le prerogative assegnate ai Sindaci ed ai Comuni per iniziative, ispirate a principi di trasparenza e legalità, di contrasto a ogni forma di abusivismo (commerciale, edilizio), spaccio di droga, sfruttamento della prostituzione, gioco d’azzardo e altre attività-criminali utili a rimpinguare le casse delle organizzazioni malavitose; Attivare percorsi di sensibilizzazione nelle scuole, attraverso incontri, campagne informative, percorsi culturali e sociali al fine di far maturare una nuova coscienza civica tra i più giovani; Promuovere forme di partecipazione alla vita democratica locale, incoraggiando protagonismo dei giovani ed avvicinandoli alle Istituzioni; Attivare una campagna d’informazione rivolta alla cittadinanza contro il racket e l’usura e gli strumenti legislativi esistenti per chi denuncia i propri estorsori e usurai; Aderire all’associazione dei Comuni contro la mafia: “Avviso Pubblico” e a dare, con questo gesto, dal grande significato, un segnale chiaro e univoco su da che parte stia la Città di Fiumicino e l’Amministrazione che lo governa.
2013-07-29