Il 28 maggio una nostra delegazione ha portato la vertenza contro il porto crocieristico al Campidoglio insieme a numerose associazioni e comitati denominati “la rete degli invisibili” che si battono per difendere i propri quartieri e territori da grandi opere o per il diritto alla casa e chiedono a gran voce un tavolo di confronto con il Sindaco di Roma Gualtieri, presidente dell’Autorità Metropolitana nonché commissario governativo per il Giubileo.

Proprio il Giubileo è il pretesto per offrire una scorciatoia alla realizzazione di progetti, come il porto crocieristico o l’inceneritore, che vengono percepiti dai cittadini come vere e proprie minacce per i territori. Progetti che a sei mesi dall’apertura del giubileo non hanno ancora nemmeno le autorizzazioni, eppure permangono all’interno del decreto “scorciatoia”. Si è chiesto e si continua a chiedere che non si usino più questi stratagemmi per saltare il confronto democratico e le tutele per la salute, l’ambiente e i beni culturali che sono la nostra vera ricchezza.

“Mai più invisibili” dunque, perché non è più accettabile che eventi come il Giubileo, che hanno cadenza regolare, godano di legislazione straordinaria, che poi sfocia sempre in un grande calderone dove si infila di tutto, comprese opere che difficilmente passerebbero senza questa corsia privilegiata.

Per queste ragioni ci uniamo alla richiesta al sindaco Gualtieri di aprirsi al confronto democratico e avere l’opportunità di motivare la richiesta di stralciare il progetto della Fiumicino Waterfront dal decreto Giubileo.

Comitato Tavoli del porto