A raccontarci questa bella storia è don Giovanni Soccorsi, cappellano dell’aeroporto e sostenitore di un nuovo progetto caritatevole che ha preso avvio la scorsa estate. Si tratta di una iniziativa congiunta della Caritas della diocesi di Porto-Santa Rufina, della parrocchia Santa Maria degli Angeli sita appunto nell’aeroporto di Fiumicino e di Adr, che con un protocollo d’intesa hanno congiunto le forze con l’obiettivo di prestare assistenza alle persone senza fissa dimora che vivono più o meno stabilmente nell’aerostazione.[/col] [/row]
Tutto ha avuto inizio lo scorso anno con l’apertura della Porta Santa per il Giubileo della Misericordia, quando Mons. Gino Reali, vescovo di Porto-Santa Rufina, ha deciso di inviare presso l’aeroporto di Fiumicino don Giovanni per dare assistenza spirituale ai lavoratori dello scalo e agli stessi passeggeri.
“Vivendo la realtà dell’aeroporto – racconta il sacerdote – mi sono avvicinato a queste persone in difficoltà, ho scoperto i drammi personali che stanno dietro la loro condizione di povertà e ho fortemente creduto nella sinergia fra la missione caritatevole della Chiesa e l’impegno di Adr, scoprendo un’azienda attenta all’accoglienza fraterna verso gli ultimi”.
In questi primi 10 mesi di attività i volontari hanno prestato assistenza a una trentina di barboni stanziali e ad altri 40 circa stagionali (spinti nello scalo dalle temperature eccessivamente calde o fredde); alcuni di loro sono stati aiutati a trovare un alloggio dignitoso altrove, altri sono rientrati nelle loro città o nei loro paesi.
“Approfitto per ringraziare di cuore alcuni dipendenti di Adr, Air France e Alitalia. Grazie alla loro generosità – continua don Giovanni – abbiamo potuto acquistare il biglietto aereo per Hilmo, divenuto l’emblema di questo bel progetto finalizzato a ridare dignità alle persone e trovare loro una sistemazione sicura”.
E la solidarietà per i senzatetto dell’aeroporto potrebbe non arrestarsi qui. Infatti è in progetto la costruzione di un piccolo dormitorio nei pressi della parrocchia dello scalo con alcuni posti letto per i senza dimora di passaggio.
In un mondo dove spesso prevale la fretta e gli interessi personali, queste sono storie da raccontare e da cui trarre ispirazione.