Futsal Isola come Rocky Balboa. Il paragone è calzante. Mister Sannino c’ha scherzato su: “Se non prendiamo prima un paio di sganassoni non ci svegliamo”. Tredici vittorie e tredici volte sotto. Il cento per cento. Non può essere un caso. “E quando siamo andati in vantaggio, con l’unica eccezione di Paolo Agus che fa partita a sé, abbiamo sempre perso”. I numeri sono pazzeschi. E con il Capoterra è stato lo stesso copione: sotto due a zero poi la rimonta. Sannino ci lavorerà su. I play off sono a un tiro di schioppo. “È una questione di approccio alla gara. Quest’anno ci è sempre andata bene, ma dobbiamo invertire la rotta. Siamo una squadra che si esalta nelle difficoltà, ma ai play off se vai sotto di due gol può diventare difficile recuperare”. Sarà un campionato a sé, come ha sottolineato qualche giorno fa anche il diesse Segantini: “Devi ragionare con la doppia partita, andata e ritorno, come fosse una coppa. Si devono prendere alcune accortezze”. Fra due settimane si deciderà la griglia, seconda o terza, più giù l’Isola non può andare. La Torgianese è lontanissima, dietro dodici punti. “Contro il Paolo Agus sarà un incontro probabilmente decisivo”. Sottolinea Sannino. Potrà contare su degli under in più: “È stata una bella soddisfazione, far esordire da subito due under 21 e due under 25 ed essere ripagato con gol e prestazioni è una grande soddisfazione. Sono il nostro futuro. E potrebbero essere un’arma in più per i play off”. La squadra ci crede. “Possiamo vincere i play off. Andremo in A2”. Senti Sant’Ana. Il portierone Orange s’è sbilanciato: “Lavoriamo tutti i giorni per raggiungere questo obiettivo”. Con lui l’Isola ha un’arma in più: il portiere di movimento. Ha già purgato Acquedotto e Orte. E con la CarliSport ha permesso alla squadra di giocare spesso in superiorità numerica, facendo correre a vuoti gli altri. “È un punto a nostro vantaggio – ha sottolineato -, però dobbiamo ancora lavorarci sopra. È una carta che se ben giocata ti può permettere di cambiare una partita. In Italia ci si allena ancora pochissimo, lo dico per esperienza. Con la Futsal Isola invece ci puntiamo. Ma devi sapertela gestire, difendere bene e sfruttare la superiorità numerica in avanti, mettendo gli altri in difficoltà. Qui ogni errore lo paghi a caro prezzo”. A lui piace: “Quando c’è la possibilità non mi tiro indietro. Calcio in porta. È anche un modo per mantenere alto il livello di concentrazione, un fattore molto importante per un portiere”. In campo si fa sentire: “Il dialogo è fondamentale, mi piace parlare, far sentire la mia presenza, orientare i compagni e dare una mano”. È sceso dall’A1 dove ha giocato per qualche anno per sposare il progetto Futsal Isola. Lui ci crede. Vuole l’A2, costi quel che costi.
2013-03-14