“È necessario sviluppare l’aeroporto di Fiumicino”, ha detto qualche giorno fa Paolo Gentiloni, esponente del Pd in corsa per la candidatura a Sindaco di Roma. A lui ha scritto il Comitato FuoriPista, riportiamo la lettera.
“Gentile on. Paolo Gentiloni, Lei non perde occasioni per appoggiare e pubblicizzare il progetto di sviluppo dell’Aeroporto di Fiumicino, che – come è ormai noto – prevede sia opere da realizzare nell’attuale sedime aeroportuale, che la costruzione di un nuovo aeroporto, Fiumicino 2, che cementificherebbe 1200 ettari di Riserva Naturale Statale del Litorale Romano. Lei è stato l’unico all’interno del Partito Democratico – ma in compagnia di Sinthonia – ad esprimere la propria preoccupazione quando, a pochi giorni dello scadere del termine del 31 dicembre 2012, pareva che il Governo Monti non avrebbe firmato il Decreto con il quale ha poi approvato l’aumento delle tariffe aeroportuali (10 euro a passeggero) ed il Contratto Enac-Adr. E ora è l’unico che continua a dichiararsi favorevole allo sviluppo e al raddoppio di Fiumicino, in palese contrasto con numerosi Suoi Colleghi, appartenenti al Suo medesimo Partito, che hanno manifestato pubblicamente e in più occasioni la loro contrarietà al progetto di Raddoppio di Fiumicino. Contraria al Raddoppio di Fiumicino è la posizione assunta dall’on. Nicola Zingaretti, candidato alla Presidenza della Regione Lazio, ribadita ancora recentemente durante la campagna elettorale e che peraltro fa seguito ad una mozione firmata nel corso del 2012 da tutto lo schieramento di opposizione della Regione Lazio e dal centro sinistra alla Provincia. Contrario al Raddoppio si è pubblicamente dichiarato Pierluigi Bersani, già nel 2011 al Convegno del PD sul trasporto aereo svoltosi presso il Capranichetta. Contraria al Raddoppio è la posizione assunta dal candidato a Sindaco del Comune di Fiumicino del PD, Esterino Montino e da tutto il PD locale; e contrarie sono state le numerose prese di posizione assunte da senatori e deputati del PD nel corso dell’ormai passata Legislatura. Peraltro, siamo certi che anche SEL, membro a tutti gli effetti della Coalizione che si presenta insieme al PD per governare il Paese, e che ha esplicitamente inserito nel proprio programma elettorale il suo NO al raddoppio, avrà qualcosa da dire in merito alla Sua isolata presa di posizione. Una posizione del resto che Lei motiva in modi senz’altro originali. Nel lanciare la sua candidatura a Sindaco di Roma, infatti, Lei pare sostenere che il fallimento di Alitalia sia dovuto alla mancanza di investimenti infrastrutturali, quando dichiara che: “Il piano escogitato da Berlusconi per Alitalia è infatti fallito e ci è costato 4 miliardi. La gestione inadeguata e l’assenza di investimenti hanno caratterizzato gli ultimi dieci anni a Fiumicino. Ma possono essere superati grazie all’accordo tra Aeroporto e Governo che, come altri scali italiani, autorizza un incremento delle tariffe alle compagnie in cambio di un piano di sviluppo la cui prima fase (2,6 miliardi) comporta l’ammodernamento dello scalo e la realizzazione del molo C entro il 2015”. Le facciamo notare che dal Piano Industriale del 5.6.2000 (documento che ha permesso al Consorzio Leonardo, cioè GEMINA, di risultare vincitore all’atto della privatizzazione) risulta che erano già previsti investimenti per 1000 miliardi di lire per realizzare opere che a tutt’oggi, leggendo i documenti, sembrerebbe che non siano state realizzate o sono ancora in fase di realizzazione (come, appunto, il Molo C), mentre l’anno successivo AdR con una operazione di “leveraged by out” ha contratto un finanziamento a lungo termine pari a 1725 milioni di euro destinati anche a migliorare le infrastrutture aeroportuali. Inoltre, Lei sembra scambiare l’effetto per la causa: non è la mancanza di efficienza di Fiumicino che ha provocato la crisi di Alitalia, semmai è vero il contrario: in mancanza di una grande e solida compagnia aerea alle spalle, un hub come si vorrebbe che fosse Fiumicino, non ha possibilità di svilupparsi. E lo spostamento dei voli low cost a Fiumicino – deciso dal Decreto del 21.12.2012 – non può certo sostituire la mancanza di una compagnia di bandiera forte. Infine, riguardo alle previsioni fantasmagoriche sul numero crescente dei passeggeri (che giustificherebbe il Raddoppio), segnaliamo che è in corso ormai da più di 3 anni una significativa diminuzione del numero di passeggeri, come risulta dai bilanci del 2011(-3.0% nazionali, -1.5% U.E.), e del 2012 (-1.8%; al gennaio 2013, sullo stesso mese dell’anno precedente, si registra un –8,2% e le previsioni per tutto il 2013, sono negative come ha dichiarato pochi giorni fa Lo Presti, ad di Gemina (società che controlla AdR) grazie proprio, come egli stesso ha ammesso, all’aumento delle tariffe aeroportuali. Ribadiamo qui in estrema sintesi la posizione assunta ormai da tempo dal Comitato FuoriPISTA ed elaborata sulla base di una attenta valutazione da parte dei nostri esperti e consulenti dell’intera problematica aeroportuale: Le opere di ristrutturazione e di adeguamento previste dal progetto denominato Fiumicino Sud, sarebbero, secondo il Contratto di Programma ENAC-AdR, più che sufficienti a soddisfare una domanda di 51 milioni di passeggeri/anno; Se si procedesse a una migliore riorganizzazione delle attività, rendendo più efficiente l’utilizzo delle ore volabili e un utilizzo superiore al 75% delle infrastrutture a terra (piazzole), l’aeroporto di Fiumicino potrebbe raggiungere gli oltre 60 milioni di passeggeri/anno, senza alcuna necessità di ampliamenti e raddoppi al di fuori del sedime attuale; Se inoltre l’insieme dei volo low cost, che secondo le previsioni coprirebbero oltre i 10 milioni di passeggeri/anno, fossero tutti indirizzati in un aeroporto dedicato – come accade del resto in tutta Europa – il sistema aeroportuale del Lazio arriverebbe complessivamente ad oltre 70 milioni di passeggeri/anno. Ciò eviterebbe: la distruzione di 1200 ettari di Riserva Naturale Statale del litorale Romano; l’ennesimo consumo di suolo agricolo con la distruzione di numerose medie e piccole aziende agricole di qualità che costituiscono “l’orto di Roma”; l’esproprio di civili abitazioni per centinaia di famiglie; lo stravolgimento di un intero territorio, polmone verde della Capitale, e il declino di località turistiche come Fregene che svolgono un’importante funzione per i romani. A meno che Lei non voglia unirsi al coro di gratitudine che: la speculazione finanziaria ha elevato a dicembre – si veda il comunicato di Gemina – grazie all’improvviso rialzo di oltre il 30% del valore delle proprie azioni in seguito all’approvazione del Decreto da parte del Governo Monti; la speculazione fondiaria si prepara a innalzare insieme ai Benetton, proprietari della Maccarese SpA e azionisti di maggioranza di Gemina, che verranno espropriati – e risarciti – per rientrare come ‘utilizzatori finali’ delle stesse terre che lo Stato ha venduto loro circa 10 anni fa; la speculazione immobiliare e i cementificatori di questo Paese che divora 8mq al minuto di suolo alzeranno non appena i vincoli della Riserva Naturale Statale del Litorale Romano siano stati tolti e loro potranno avere mano libera, con o senza nuovo aeroporto. Nel salutarLa, Le facciamo presente che, per il bene di questo territorio – ma anche della città di Roma, che non può vivere se il suo ‘contado’ muore – ci auguriamo che il futuro Sindaco di Roma sia contrario al Raddoppio dell’aeroporto di Fiumicino. Comunque restiamo sempre disponibili ad un confronto pubblico in luogo e data da Lei deciso”.