Erosione devastante, sabbione sulla strada quasi impraticabile e spiagge piene di rifiuti. Eppure qualche turista non si scoraggia e arriva, quando dal cielo esce come oggi qualche incerto raggio di sole.
A Focene, zona Mare Nostrum, proprio al confine con Fregene, Toni Quaranta ha aperto il suo chiosco, 40° all’Ombra. Lui in cucina è sempre una certezza e la simpatia davvero non manca.
A pranzo sulla sua magnifica terrazza ci sono diversi clienti e amici venuti da Roma e non solo a mangiare un piatto a base di pesce fresco e a passare qualche ora in pace prima della fine dell’anno. Non è stato nemmeno semplice arrivare perché il mare ha riempito le strade sterrate di sabbia e ora che si è asciugata si rischia di rimanere con le ruote delle auto insabbiate.
Una volta a tavola, percorsa la passerella di legno, si pensa di essere al sicuro seduti ai tavoli vista mare. E sarebbe così, se non fosse che, dopo il pranzo lieto, al momento di tornare all’auto arriva la triste sorpresa: finestrini rotti e furto di ciò che era stato lasciato all’interno.
“Una grande vergogna, sono amareggiato – dice Toni Quaranta – due auto sono state aperte e tutto quello che c’era dentro è sparito. Una mia cliente era in lacrime, le hanno portato via documenti personali e dei regali di Natale. C’è una telecamera ma non ha mai funzionato.
Del resto il turismo in questo nostro Comune non ha mai avuto la dovuta attenzione. Dei luoghi bellissimi, senza servizi, lungomare, collegamenti, illuminazione, vigilanza, sembra fantascienza. In altri paesi del Mediterraneo il turismo riceve la massima attenzione, si fa di tutto per promuoverlo, incentivarlo, si è capito che è un volano eccezionale per l’economia e il lavoro.
Da noi non solo non si fa niente ma si tollerano anche queste situazioni da Terzo Mondo, come i rifiuti sulla spiaggia portati dalle mareggiate lì da settimane e poi questi furti considerati “normali”, tanto che ormai non si va nemmeno più a denunciarli. Ma che Paese è questo in cui non si riesce nemmeno più a vedere la bellezza del suo territorio che si lascia deturpare da chiunque impunemente?
Vergogna, vergogna e ancora vergogna”.