Il libro di Domenico Perna ricostruisce le tappe fondamentali della località: “Un territorio magnifico, ricco di storia e di testimonianze ancora poco conosciute”
di Francesco Camillo
Il Comune di Fiumicino lo scorso 4 aprile ha compiuto 30 anni e solo qualche settimana prima è uscito il libro “Fiumicino, il suo mare, il suo fiume, la sua marineria” (Pragmata editore) di Domenico Perna Ruggiero.
“No – dice Perna che in passato ha ricoperto la carica di assessore al Bilancio del Comune di Fiumicino – non è un regalo per questo compleanno, la pubblicazione di questo volume a ridosso del trentennale del Comune è stata solamente una coincidenza. Però è sicuramente un omaggio alla città”.
Il libro ripercorre la travagliata storia delle opere che nel corso del tempo sono state apportate per rendere sicuro il territorio, il porto commerciale, i pescherecci e il benessere dei suoi abitanti. “Il mio obiettivo – aggiunge Domenico – è la descrizione di un territorio magnifico, ricco di storia e di testimonianze poco conosciute. Nel migliore dei casi, note a pochi”.
“Fiumicino, il suo mare, il suo fiume, la sua marineria”, è suddiviso in due parti e niente è lasciato al caso. Più che un libro sembra un viaggio alla scoperta di tutte le sfaccettature della città; si parte dall’approdo alla foce del Tevere del leggendario Enea, fino alle opere messe in cantiere nell’era contemporanea, passando per quelle fasi che hanno segnato la storia del territorio, come l’iter che ha portato Fiumicino a staccarsi da Roma e diventare Comune a sé. Il tutto è corredato da testimonianze, articoli di giornale e documenti.
Oltre alla ricostruzione storica, dalle pagine del libro emerge la volontà dell’autore di far riflettere gli amministratori in merito alla pianificazione urbanistica in modo da armonizzare opere e vita quotidiana dei cittadini.
“Dai tanti documenti e relazioni esaminati – si legge nel testo – si ha l’impressione che chi pensa di costruire il porto o la darsena, non si preoccupi di studiare e risolvere uno dei problemi importanti quanto e forse più delle strutture portuali: i collegamenti su terra ferma. Il problema dei collegamenti stradali è fondamentale. E prima ancora di insistere sulla loro precarietà, sui cui però è necessario insistere prima che si mettano ‘prime pietre’, bisogna denunciare la mancanza totale di pianificazione urbanistica e di pianificazione partecipata, attraverso la quale, ultima la collettività, viene a conoscenza de progetti che si intendono realizzare e suggerisce eventuali modifiche, opportuni aggiustamenti”.
Domenico Perna Ruggiero ha al suo attivo già numerose pubblicazioni di carattere politico-economico e “Fiumicino, il suo mare, il suo fiume, la sua marineria” merita di essere letto. Non solo per il grande lavoro dell’autore, ma anche per quello che è in grado di tramandare.