Un’aula consiliare trasformata in una piccola curva nord. Il Comune di Fiumicino teatro della rievocazione dei cinquant’anni dallo scudetto conquistato nel 1974, una leggenda per il tifo biancoceleste. Colori che hanno ridisegnato l’aula Wojtyla con poster sparsi ovunque con il volto dei principali protagonisti di quell’annata straordinaria.
Tommaso Maestrelli, in tuta durante gli allenamenti, il collante di quel miracolo, l’unico a sapere come tenere insieme personalità difficili da controllare. Giorgio Chinaglia sotto la curva con l’indice puntato verso l’alto dopo uno dei suoi goal. E poi Vincenzino D’amico, Frustalupi, Re Cecconi e tutti gli altri.
Una due giorni che si è aperta ieri per celebrare una squadra capace di gesta straordinarie, ancora oggi nel cuore per tantissimi sportivi che sono accorsi alla chiamata. Una mostra in teoria, una festa in pratica, alla quale partecipano bambini, adulti anziani, tutti in processione per rendere omaggio a personaggi straordinari.
“Siamo davvero felici come amministrazione, ma anche personalmente da appassionata di sport, di ospitare nella nostra sala consiliare un grande evento dedicato al primo scudetto della Lazio – spiega l’assessore comunale allo Sport Federica Poggio – mostra, è giusto ricordarlo, che va al di là dei colori e ha un grande valore sportivo e sociale che sarà in alcuni dei più importanti luoghi istituzionali della Regione, tra i quali il Campidoglio, e ha ottenuto il patrocinio della Regione Lazio e di Roma Capitale”.
L’evento, a ingresso libero, si svolge dalle 11.00 alle 19.00, sono esposte maglie e cimeli di quegli anni, previste presentazioni di libri, la partecipazione di ex giocatori dell’epoca e dei loro familiari, di storici narratori del tifo laziale e la presenza dell’aquila Olimpia. Tutti in fila per un selfie insieme al simbolo della SS Lazio.
Organizzata dall’associazione Lazio Clan Latina, Lega Collezionisti Calcio – Centro studi nove gennaio millenovecento e Quelli di Sempre Fiumicino Giulio Sangermano, è riuscita a far arrivare da tutto il litorale migliaia di persone. Sono arrivati tra il pubblico Giancarlo Oddi, quello di D’Amico, Matteo, e di Pulici, Gabriele. “La Lazio di papà è eterna”, ha detto tra i tifosi commossi il figlio di Maestrelli, Massimo.
Molto partecipata ieri la presentazione del libro di Francesco Trancarelli “Come Eravamo”, uno dei fondatori del mitico Commandos Monteverde Lazio nato nel 1971 che racconta meravigliosamente l’inizio di quell’avventura: “Era il 1971 – scrive – la Lazio è in serie B e per risalire la china il presidente Lenzini si affida ad un nuovo tecnico, Tommaso Maestrelli. Ma la piazza, sobillata dai fan del vecchio mister, il carismatico Lorenzo, è in fermento. Alcuni tifosi però decidono di essere il più possibile vicini alla squadra. Sono tutti ragazzi di Monteverde, che si uniscono per fondare il primo gruppo organizzato del tifo giovanile a Roma, il CML, che da quel momento sarà sempre presente in tutti gli stadi d’Italia al seguito della Lazio, fino al trionfo dello Scudetto”.