“Quanto sta accadendo nelle ultime ore sulla vicenda Alitalia, deve vederci tutti coinvolti, sindacati, politica enti territoriali e società civile”. È quanto afferma il capogruppo consiliare Pdl William De Vecchis. “Le notizie di un ridimensionamento dell’azienda in caso fosse acquistata da Air France provocherebbe un importante ridimensionamento dell’aeroporto Leonardo da Vinci con conseguenze disastrose su tutto il comparto del trasporto aereo e dell’indotto a esso collegato. Altrettanto preoccupanti sono le dichiarazioni dei vertici AdR pronti a rivedere e riconsiderare ogni progetto di sviluppo delle infrastrutture della scalo di Fiumicino, con gravi riflessi economici, finanziari e occupazionali – sottolinea De Vecchis – Secondo le stime il ridimensionamento della flotta Alitalia, soprattutto degli aerei a lungo raggio provocherebbe un calo del traffico aereo del 25%, con la perdita annuale di 5 milioni di passeggeri. Ciò comporterebbe un declassamento dell’hub con ovvie conseguenze negative sul tessuto economico di Roma e del suo hinterland, e in particolare sull’economia turistica e di trasporto. Sono sicuro che nelle trattative intraprese dal ministro dei trasporti Maurizio Lupi ci sia quella di mantenere un flusso regolare di voli in Italia e verso le principali rotte intercontinentali, i livelli occupazionali, non penalizzare gli aeroporti italiani. Per sostenere con forza queste posizioni è necessario che anche l’Associazione Nazionale Comuni Aeroportuali Italiani faccia la sua parte, visto che le ricadute sui territori sono vitali. Chiederò che l’amministrazione comunale di Fiumicino, nel cui territorio è presente il maggiore aeroporto italiano e del Mediterraneo, convochi l’assemblea dell’ANCAI per produrre un atto politico forte a difesa del sistema aeroportuale e dell’occupazione che da esso ne scaturisce”.