“È stato pubblicato l’elenco ufficiale dei Comuni che hanno ottenuto la prestigiosa qualifica di ‘Città che legge’ per il triennio 2024-2026”. È quanto fa sapere con una nota il Gruppo Pd di Fiumicino.
“Il riconoscimento – si legge nella nota – promosso dal Centro per il libro e la lettura in collaborazione con ANCI, premia le amministrazioni comunali che si impegnano a promuovere politiche pubbliche continuative per la diffusione della lettura, riconoscendola come valore fondamentale per la crescita socio-culturale delle comunità urbane.
Fiumicino, dopo anni di presenza in questo prestigioso elenco, non figura più tra le località qualificate e quindi è una città che non legge.
Questo è il triste risultato delle scelte scellerate e miopi di una destra sempre più inadeguata e lontana dai veri bisogni dei cittadini.
L’attuale amministrazione appena può preferisce sperperare il denaro pubblico, come i 20 mila euro per un evento a lume di candela di un solo pomeriggio o quelli spesi per le luminarie cadenti di Fiumicino, piuttosto che investire in attività legate ai libri, alla lettura e alle nostre biblioteche, e non si è vergognata neppure a chiedere oltre 10 mila euro alla Biblioteca dei Piccoli, accusandola di essere un’occupante abusiva dei locali della Casa della Partecipazione di Maccarese: è lecito chiedersi se tutto ciò non faccia parte di una strategia della destra mirata a smantellare il lavoro di associazioni e biblioteche locali.
E poi anziché invitare fantomatici autori di libri solo per una propaganda partitica, si pensasse a fare le cose serie che formalmente hanno un valore.
La perdita della qualifica di ‘Città che legge’ non è solo un colpo per l’immagine della nostra città, ma rappresenta una minaccia concreta al patrimonio culturale di tutto il territorio, anche perché ci fa perdere l’occasione di partecipare ai bandi del Centro per il libro e la lettura (Cepell).
Senza un chiaro impegno a sostegno della promozione della lettura, si rischia di compromettere irreparabilmente il ruolo delle realtà che lavorano quotidianamente per diffondere il sapere e arricchire la comunità”.