Creare un grande polo giovanile. Il presidentissimo Simone Munaretto ci crede. “Ci arriveremo”. Lo sussurra continuamente ai suoi. Tifoso, cuore rossoblù prima di tutto. Per farlo ha portato nello staff un altro pezzo da Novanta. Ha affidato il ruolo di direttore generale del settore giovanile a quel Gaetano Istinto che nell’ambiente conoscono bene. A Focene ha fatto faville. Ha scovato talenti, li ha fatti crescere e poi li ha spediti nei professionisti. Milan, Juve. Tanto per fare due nomi. Con la scuola calcio di Francesco Totti s’è tolto qualche soddisfazione. Titolo con gli allievi, finali con gli allievi fascia B. Mica male. Poi è passato alla As Roma come osservatore. Oggi ha di fronte una nuova sfida: ricostruire un settore dopo l’avvento del presidente Simone Munaretto. Non sta nella pelle. Lo dice senza nascondere il proprio entusiasmo: “Ho una voglia matta. Cosa mi ha convito? Il presidente Munaretto. La sua voglia, la sua passione, la sua carica emotiva. È un tifoso doc. Sta sul campo, è presente, parla con tutti, davvero un grande”. Dovrà lavorare per costruire un sogno, centrare un obiettivo: “Sono pronto. A Fiumicino sono nato, ci tengo a fare bene. Voglio dare il mio contributo. Il Fiumicino calcio è una società storica che merita grandissimi traguardi. Il presidente ha fatto grandissimi investimenti, restituendo alla città un monumento come il centro sportivo Piero Garbaglia. La società? L’ho vista molto organizzata, spero possa dare il mio contributo. Voglio fare bene, ho tanta passione, tanta voglia. Possiamo crescere insieme, centrare obiettivi importanti”. Avrà il compito di scovare talenti puri: “Nel gruppo ci sono tanti ragazzi interessanti. Lavoreremo per ampliare tutti i settori cercando ragazzi interessanti”. Più che una promessa è un giuramento solenne: costruiremo un grande polo giovanile. E con il lui al Fiumicino Calcio, c’è da scommetterci.
2013-02-07