“Sono nato a Fiumicino il 16 aprile del 1945, nove giorni prima della liberazione. Dicono che i latini la chiamavano flumen micinum, il piccolo fiume, o anche portus. Per metà attracco fluviale e per l’altra un villaggio di pescatori. Acqua salata che incontra quella dolce, gente semplice che da una parte ha visto arrivare i signori di città, dall’altra avventurieri del mare. Ai miei tempi Fiumicino faceva ancora parte del comune di Roma. Lungo la via Portuense, erano ben visibili i segni dei bombardamenti della guerra ma…”. Così inizia il libro autobiografico scritto da Pasquale Pes “Fermarsi in tempo”, presentato nell’Aula Consiliare del Comune di Fiumicino alla presenza del Sindaco Mario Baccini, del Presidente del Consiglio Comunale Roberto Severini e dell’Assessore alla Cultura, Federica Poggio.

In sala ospiti d’eccezione, come Sebino Nela, Antonio Tempestilli, Odoacre Chierico, Antonio Di Carlo, Alberto Faccini e Massimiliano Cappioli, campioni di un’ epoca che non esiste più e di un calcio molto diverso da quello a cui siamo abituati oggi. Una serata trascorsa all’insegna dell’amicizia e del profondo attaccamento dello scrittore al suo territorio, Fiumicino, cresciuto nella  zona conosciuta col nome di Shangai, argomento che nel libro descrive con minuzia e sentimento. 

Lo scrittore è stato uno dei volti più importanti dell’Associazione Sportiva Roma, ricoprendo il ruolo di consigliere d’amministrazione. Pes  ha fatto parte del gruppo più vicino al presidente Dino Viola, con cui la squadra vinse il celebre scudetto e raggiunse la finale di Coppa dei Campioni. Ma la sua carriera è ricca di molte altre storie straordinarie. In passato, infatti, ha trionfato insieme a Luciano Gaucci e al celebre cavallo Tony Bin nell’Arc de Triomphe di Parigi, un’impresa che ha pochi eguali per gli italiani. Le sue esperienze non si fermano qui: rapporti con personaggi influenti come Gheddafi e Andreotti e tante avventure in Kenia, dove oggi gestisce ristoranti a Malindi e Kilifi, portando avanti progetti di solidarietà, per offrire ai giovani dei quartieri poveri, un’opportunità di riscatto attraverso il calcio.

Gli ex giallorossi hanno  condiviso col pubblico in sala, aneddoti di vita vissuti con Pes, dimostrando grande affetto e profondo rispetto nei confronti del dirigente, descritto da tutti, come un uomo calmo e pacifico, un vero signore. Una telefonata inaspettata ha arricchito il palcoscenico degli ospiti: Bruno Conti è intervenuto in diretta per rivolgere i suoi saluti a Pasquale Pes,  al sindaco Baccini e tutti i presenti.

“Nel suo libro – ha commentato il sindaco – Pasquale Pes, figlio del nostro territorio, ha saputo raccontare in modo emozionante e sincero uno spaccato della sua vita, ricca di esperienze che lo hanno formato come uomo e come dirigente sportivo. La sua narrazione è un viaggio che ci permette di comprendere le vicissitudini di chi ha vissuto in prima persona le difficoltà e le soddisfazioni legate al mondo dello sport e alle sue passioni , e soprattutto di chi ha saputo “fermarsi in tempo” per vivere ancora più intensamente. Condividere questo momento con delle leggende del calcio italiano, è per la nostra città motivo di grande gioia. Ognuno di loro ha contribuito a scrivere la storia della cultura sportiva italiana, regalando a tutti momenti indimenticabili”.

L’evento è stato moderato dal Presidente dell’ordine dei Giornalisti del Lazio, Guido D’Ubaldo. Presenti in sala  il Presidente ADICOSP E FIDS, Alfonso Morrone e Ettore Viola, figlio del Presidente Dino Viola.

Fonte: Ufficio stampa Comune di Fiumicino