L’uso dei droni per foto e filmati è sempre più utilizzato e i risultati sono davvero suggestivi ed emozionanti. Utilizzarli nel Comune di Fiumicino non è però così semplice, visto che queste apparecchiature non sono compatibili con la presenza dell’aeroporto internazionale Leonardo da Vinci. Perché un drone, pilotato nelle vicinanze degli aeroporti, può costituire un rischio per la sicurezza degli aeromobili in partenza e in arrivo.
Bisogna sapere che l’uso dei droni è vietato nei dintorni del sedime aeroportuale al fine di evitare conseguenze agli aeromobili e per salvaguardare l’incolumità dei passeggeri. La zona Atz (Aerodrome Traffic Zone) è un’area in cui il traffico aereo è riservato ai soli voli in partenza o atterraggio dall’aeroporto. In queste zone il volo dei droni è vietato per ogni tipo di uso, sia professionale che amatoriale e ricreativo, se non specificatamente autorizzato da Enac.
Per conoscere le aree in cui sono presenti eventuali limitazioni o divieti per il volo dei droni è necessario consultare il sito della società D-flight, in gran parte compartecipata da Enav, insieme a Leonardo e Telespazio, in quanto è stata deputata dal’Ente Nazionale Aviazione Civile a fornire la cartografia degli Uas, cioè i droni in Italia. D-flight inoltre recepisce l’obbligatoria registrazione degli operatori italiani in possesso di almeno un drone munito di telecamera.
A limitare ancora di più l’utilizzo dei droni sul territorio c’è l’articolo 4 dell’ordinanza balneare del Comune di Fiumicino che vieta di “sorvolare le spiagge e gli adiacenti specchi acquei con qualsiasi tipo di aeromobile o di apparecchio privato per qualunque scopo (ivi compresi i velivoli a pilotaggio remoto come droni e quadricotteri), a quota inferiore a 300 metri, ad eccezione dei mezzi di soccorso e di polizia nonché di quelli autorizzati per i collegamenti con altre località”.
Sempre sul sito D-Flight il pilota deve effettuare la pianificazione del volo nel caso di operazione oltre la distanza di visibilità (Bvlos) nelle modalità stabilite dall’Enac.
Oltre alla presenza dell’aeroporto e al fatto di dover registrare il drone, un’altra disposizione importante è quella relativa al possesso del patentino, che è obbligatorio per tutti gli aeromobili che superano il peso di 250 grammi. Inoltre, se il drone supera i 500 grammi di peso, è necessario avere con sé la polizza assicurativa.
Nel frattempo, pochi giorni fa, è stato firmato a Roma un protocollo d’intesa tra l’Enac e la Polizia di Stato finalizzato ad agevolare l’individuazione di droni potenzialmente ostili e alla collaborazione nel quadro delle attività istituzionali, volte a supportare il continuo sviluppo del settore dei droni secondo criteri di sicurezza e sostenibilità. Il documento, di natura sperimentale, individua tra le altre cose le procedure di accesso da parte delle sale operative delle questure per finalità di pubblica sicurezza alle informazioni disponibili in tema di registrazione dei droni e dei relativi piloti.
La Polizia di Stato e l’Enac sono inoltre impegnati a realizzare attività informativa anche congiunta (come ad esempio dépliant, filmati, ecc.) rivolta ai cittadini, per individuare comportamenti virtuosi da adottare nell’impiego dei droni, allo scopo di facilitare la diffusione di buone prassi e intraprendere azioni correttive sulla base delle informazioni derivanti dalle attività di verifica.