Spiegherà che non ci sono alternative: “O lì oppure ci ritroviamo i rifiuti per strada”. Farà leva sul fatto che non c’è più tempo: “A dicembre Malagrotta dovrà chiudere: per questo la scelta cade su un sito quasi pronto”. Poi mostrerà la richiesta arrivata ieri alla Regione Lazio e trasferita immediatamente al suo ufficio di commissario straordinario all’emergenza rifiuti, con la quale Manlio Cerroni ripropone il suo vecchio progetto di discarica in quell’area già presentato nell’ottobre 2009. Infine innescherà la procedura amministrativa per attivare la conferenza dei servizi: “In quella sede si discuteranno gli aspetti tecnici e gli enti locali potranno esprimere il loro parere”.
Goffredo Sottile è pronto: domani, salvo cambiamenti dell’ultima ora, annuncerà la sua scelta per la discarica provvisoria di Roma, quella che finalmente, dopo 30 anni, manderà in pensione Malagrotta. E, confermando i rumors di metà agosto, il prefetto sceglierà Monti dell’Ortaccio. Una beffa, vista dal punto di vista dei cittadini della Valle Galeria che si liberano di Malagrotta e si ritrovano una nuova discarica nella stessa area e per questo già annunciano le barricate. L’unica soluzione, per Sottile che prova a rassicurare gli abitanti (“Lì andrà solo rifiuto trattato e quindi inerte e non pericoloso) e punta tutto sul fatto che la discarica è quasi pronta.
L’avvocato Cerroni l’ha ribadito ieri in un’intervista a Repubblica e, soprattutto, l’ha messo nero su bianco nella documentazione inviata agli uffici della Regione Lazio, con la quale richiede per Monti dell’Ortaccio l’autorizzazione e il riconoscimento quale sito per accogliere rifiuti trattati. Avverte anche che i tempi stringono, che a dicembre a Malagrotta non ci sarà più spazio e che per questo i lavori per ultimare la nuova area dovranno iniziare massimo entro ottobre. La Regione, che su Monti dell’Ortaccio ha sempre espresso dubbi (pur inserendo il sito tra i 7 possibili individuati in uno studio di un anno fa) ha girato la documentazione a Sottile. E ieri, nell’ufficio del commissario in via Cavour gli incontri tra i tecnici del prefetto e quelli della Regione (che in questa partita ha il ruolo di soggetto attuatore) sono stati numerosi.
Ora Sottile, con la richiesta di Cerroni in mano, ha il potere di convocare entro 1520 di giorni la conferenza dei servizi, l’ambito tecnico nel quale verrà esaminato il progetto dell’avvocato alla presenza degli enti locali che dovranno dire la loro. Finora l’ultima conferenza dei servizi sul tema rifiuti si tenne a marzo. All’epoca sul tavolo c’era il progetto della discarica a Corcolle. E in quella sede solo la Provincia di Roma (insieme all’autorità di Bacino) espresse parere negativo. Nacque lì l’impasse che portò alle dimissioni del prefetto Giuseppe Pecoraro dal ruolo di commissario straordinario. Stavolta, almeno sulla carta, contro Monti dell’Ortaccio lo schieramento è ampio: dalla Regione (per la quale quel sito è sempre stato l’ultimo tra i papabili) al Comune (Gianni Alemanno tre giorni fa ha detto che quella sarebbe “la scelta peggiore”) alla Provincia (non favorevole a una nuova discarica nella Valle Galeria).
Sottile, però, farà appello al senso di responsabilità e al rischio concreto dei rifiuti per strada chiedendo un parere tecnico e non motivato da esigenze elettorali. Infine, in una partita già complessa, due ultime incognite: la prima è la scelta della discarica definitiva, per la quale Alemanno e il suo principale contendente alle Comunali 2013, Nicola Zingaretti, dovranno trovare un accordo entro dicembre. La seconda è il parere del ministro dell’Ambiente Corrado Clini, inizialmente possibilista su Monti dell’Ortaccio ma ora in polemica aperta con Cerroni. Tre giorni fa, il ministro ha imputato alla criminalità organizzata i ritardi nella differenziata a Roma. L’avvocato (che con Ama gestisce i rifiuti nella capitale) ha replicato: “Il ministro dice bestialità”. La partita, insomma, non è per niente chiusa.
(Repubblicaroma.it di MAURO FAVALE)