“Sei dirigenti nominati e rimossi in dieci mesi nell’area commercio. Idem nel settore scuola: sei dirigenti cambiati da giugno a oggi. Meglio va al finanziario dove il valzer dei dirigenti si è fermato “solo” per così dire a cinque e nel sociale a quattro”. Lo dichiarano i consiglieri comunali Mauro Gonnelli, Federica Poggio e Raffaello Biselli. “Siamo ormai al ridicolo – tuonano i tre consiglieri di opposizione – Il sindaco Montino dovrebbe capire che non si può gestire un comune importante come Fiumicino alla “Gigino Giggetto”, così alla carlona. I dirigenti ogni mese e mezzo, in barba a qualsiasi norma sindacale e raggiungimento degli obiettivi, vengono nominati e rimossi dal loro incarico e virati in un’altra area. Non si fa in tempo ad ambientarsi, a capire cosa si debba fare che debbono fare i bagagli e trascolare altrove. Qui ci si alza la mattina e secondo l’umore del sindaco si stravolge tutta la macchina amministrativa. Il risultato: iter bloccati, concessioni e autorizzazioni ferme al palo, imprenditori e commercianti penalizzati, servizi sociali allo sbando, organizzazione elefantiaca alla faccia dello snellimento delle procedure. Se dopo dieci mesi i risultati non arrivano forse Montino dovrebbe entrare nell’ottica di cambiare radicalmente la sua giunta e mandare a casa molti assessori che continuano a vivere in un’altra dimensione.  

 
La replica del Gruppo Pd in consiglio comunale:

“Siamo contenti che anche l’opposizione si sia finalmente accorta che al Comune di Fiumicino la musica è cambiata. Non si tratta certo di un valzer di dirigenti come Gonnelli & co. vogliono farci credere, ma semplicemente di cambiamenti volti al miglioramento della macchina amministrativa”. Lo dichiara il gruppo del Partito democratico in Consiglio comunale. “L’opposizione, tra l’altro, sa bene che due dirigenti hanno ottenuto prestigiosi comandi al Ministero e in Regione e quindi si è trattato, nella maggior parte dei casi, di modifiche inevitabili nell’organigramma comunale. In qualche occasione, poche per la verità, si è deciso di non continuare a tenere radicati nella stessa posizione alcuni dirigenti con competenze e professionalità da valorizzare anche in altre aree. Oggi sono cambiati obiettivi e traguardi, compiti e competenze rispetto al passato: non c’è davvero nulla di strano se i dirigenti fanno altro rispetto a prima, magari con risultati che alla lunga si riveleranno ben migliori”.