Riceviamo e pubblichiamo:
“Amministrazione cercasi! Può sembrare una esclamazione eccessiva ma non si trovano parole diverse. Non era nostra intenzione una ribalta pubblica per esprimere il disagio dei dipendenti del Comune di Fiumicino, ma ci troviamo costretti ad esprimere tutto il nostro disappunto sull’andamento generale di questa Amministrazione, emerso nell’Assemblea Sindacale tenutasi lo scorso 15 giugno.
Il Comune è un Ente Locale che rappresenta la propria comunità, ne cura gli interessi e ne promuove lo sviluppo; in pratica la ragione della sua esistenza sta nell’erogazione di servizi ai cittadini e i dipendenti pubblici sono il motore vivo attraverso il quale perseguire tali obiettivi. È l’agire quotidiano di ogni singolo dipendente che rende possibile garantire a tutti i cittadini i numerosi servizi che sono fondamentali per una civile e sana convivenza.
L’onere dell’organizzazione della macchina Amministrativa, però, sta in capo agli organi politici ed è loro la responsabilità di farla funzionare al meglio.
Un’Amministrazione con una chiara visione degli obiettivi avrebbe dovuto definire una struttura organizzativa funzionale al raggiungimento degli obiettivi ed assegnare i relativi incarichi di direzione. Invece, nel corso dell’ultimo triennio sono state effettuate ben sette riorganizzazioni e i dirigenti sono stati ruotati in continuazione. E sulla base di quali motivazioni si è agito questo frenetico attivismo organizzativo? Dopo numerosi incontri con i rappresentanti dell’Amministrazione e da ultimo con il Sindaco, abbiamo la piena consapevolezza che questa Amministrazione brancola nel buio, perché non ha idea su come si gestisce e si organizza una struttura complessa qual è il comune di Fiumicino. Tre lunghi anni di totale disinteresse e di non ascolto delle numerose voci che i dipendenti, da diverse posizioni e ruoli, hanno rappresentato ai vari tavoli negoziali; continui suggerimenti forniti dalle Organizzazioni Sindacali su come meglio gestire la macchina amministrativa e migliorare i servizi, inascoltati. I sindacati e i dipendenti si sono profusi per far funzionare al meglio questo Comune che, è bene ricordare, è nato da poco più di venti anni ed è stato – è proprio il caso di dirlo – costruito da molti dipendenti che ancora oggi sono in servizio e che nel 1992 decisero di staccarsi da Roma e contribuire a far nascere una nuova Amministrazione ed impegnarsi direttamente per il benessere dei cittadini di Fiumicino.
Per perseguire quelli che sono gli scopi propri di un Ente Locale non si dovrebbe far ricorso agli strumenti organizzativi migliori per far funzionare la macchina Amministrativa? Sfidiamo a dirci il contrario. Ma allora come dobbiamo interpretare sette riorganizzazioni in tre anni che, di per sé, sono fioriere di “dissociazione”, confusione e disorientamento per tutto il personale? Ormai ogni mattina il primo pensiero di ogni dipendente è accertarsi se il giorno prima sia stata deliberata una ennesima riorganizzazione e quale sia la nuova denominazione degli Uffici a cui sono assegnati; inoltre, è necessario accertarsi se il Dirigente assegnato in quel settore da pochi mesi sia sempre lo stesso o sia stato per l’ennesima volta cambiato.
Il tutto a discapito dei cittadini, che quando arrivano negli Uffici pubblici spesso si trovano di fronte dipendenti spaesati ed incerti, perché privi di quei punti di riferimento organizzativi e direzionali che sono fondamentali per un buon funzionamento amministrativo.
Con l’ultima riorganizzazione, poi, si è deciso anche di far ruotare i Funzionari e i dipendenti che in questi tre anni hanno consentito di mandare avanti la “baracca”, mettendo le pezze ai continui buchi organizzativi. Sia chiaro … il problema non è lo spostamento del personale in sé, ma il fatto che dopo tre anni di disorganizzazione ed assenza totale di indirizzi, sono stati proprio i Funzionari che hanno consentito di mantenere, comunque, una rotta amministrativa ed hanno impedito di far affondare la barca. Sono stati i Funzionari che hanno garantito la guida a tutti i propri colleghi fornendo quella sicurezza ed assumendosi delle responsabilità oltre le proprie prerogative per garantire il regolare funzionamento dei servizi.
Giustamente ora i dipendenti si ribellano a tale incomprensibile scelta. Si oppongono a queste decisioni che, di fatto, vanno nella direzione opposta a quella che ci si aspetterebbe, cioè l’essere messi nelle condizioni di erogare nel modo migliore quei servizi fondamentali che sono gli stessi di cui loro usufruiscono in quanto residenti nel Comune di Fiumicino.
Ma non demordono! Continueranno, malgrado tutto, ad impegnarsi al massimo, senza cedimenti, ma con la consapevolezza di non avere la giusta attenzione e considerazione da parte di quegli Amministratori che, invece, avrebbero la responsabilità di garantirla.
Le scriventi Organizzazioni Sindacali hanno chiesto all’Amministrazione di revocare quest’ultimo provvedimento che mette ancora di più in difficoltà una macchina amministrativa già fortemente provata da tre anni di continui cambiamenti.
La nostra collaborazione per trovare soluzioni e fare le scelte più opportune per superare i momenti di difficoltà è sempre presente e pronta, ma si sa, la collaborazione implica la presenza di almeno due soggetti attivi, altrimenti siamo al monologo.
FP CGIL
CISLFP
UILFPL
R.S.U. Fiumicino”