“È inaccettabile che sul territorio entrino persone positive al Covid-19, senza che il Sindaco ne sia a conoscenza”. È quanto dicono Vincenzo D’Intino e Federica Poggio (Lega Fiumicino).
“Il vero problema – sottolineano D’Intino e Poggio − sta nella catena di trasmissione delle informazioni, che andrebbe stretta per intessere dei rapporti più fruttuosi con tutti gli organi competenti, ma soprattutto con le Asl e gli Aeroporti di Roma.
Fino a poco fa, eravamo un’isola ‘felice’: contavamo al massimo 20 contagiati e siamo riusciti a scendere a 4 su tutto il territorio. Si trattava di casi ben definiti e controllati, ma così rischia di saltare tutto.
Sul volo arrivato dal Bangladesh, i passeggeri erano tutti infetti. Purtroppo, nessuno li ha controllati in entrata. Se sono stati controllati, probabilmente non avranno capito di dover restare a casa o non ci staranno perché hanno bisogno di lavorare.
Non è possibile addossare al Sindaco la responsabilità dell’accaduto, ma questa è la seconda volta che ci troviamo in una situazione simile: lo stesso era già successo con la questione delle navi da crociera. A rischiare è la nostra comunità, non per colpa del Sindaco, ma spetta a lui pretendere contatti diretti con il direttore dell’aeroporto e con il dirigente della polizia aeroportuale, in modo che chiunque sia positivo ed entri nel territorio, sia immediatamente segnalato e controllato.
Bisogna impiegare le forze non solo per verificare il rispetto delle norme e controllare i registri, di cui finora gli operatori commerciali di Fiumicino non hanno mostrato nessuna negligenza, salvo in rarissime eccezioni. Quello che serve è che il Sindaco faccia in modo che la catena d’informazione sia effettivamente reale, per la sicurezza di tutti”.