“I dirigenti del Comune di Fiumicino dovrebbero esprimersi solamente sulla parte tecnica legata alle vicende del territorio, ma la debolezza di questa amministrazione li costringe ad esporsi. È inammissibile come a Fiumicino ci siano invece dirigenti “costretti” a fare politica, a prendere posizioni che sono legittime solo se espresse dall’Amministrazione comunale.
Ricordo come in merito alle decisioni politiche si possano esprimere nei tavoli istituzionali solo il Sindaco, la sua Giunta e i consiglieri comunali. Ma questo non accade, forse perché spesso la parte maggioranza non sa cosa dire o peggio non vuole esporsi.
Credo che il Comune di Fiumicino debba controllare l’operato dei propri dirigenti, affinché determinati volti non continuino a confondere la sfera politica con quella tecnica nelle loro dichiarazioni e nel loro operato dirigenziale.
Per questo motivo ho convocato un Commissione Trasparenza il 7 settembre, in modo tale che si parli del problema, prima di tutto in difesa del ruolo del dirigente, che non deve essere assoggettato alla politica né tanto meno parlare per suo conto.
Nella stessa Commissione si parlerà anche della selezione delle maestre che avranno una cattedra durante l’Anno Scolastico 2020/2021, considerato come diverse insegnati risultano fuori bando ma ugualmente inserite nelle scuole pubbliche di Fiumicino. Serve assolutamente fare chiarezza anche su quest’aspetto che tocca l’Amministrazione del Comune di Fiumicino”.
Vincenzo D’Intino, Capogruppo della Lega presso il Consiglio Comunale di Fiumicino