“Gli ultimi dati pervenuti dai Servizi Sociali del nostro Comune, in merito alle richieste effettuate per il contributo affitti erogato dalla Regione Lazio relativo al 2020 evidenziano una vera e propria emergenza abitativa . Oltre 1500 le richieste , contro le 150 arrivate nel 2019”. È quanto dicono Armando Fortini e Maurizio Ferreri, Gruppo Demo.S Fiumicino.
“Una notevole differenza – sottolineano Fortini e Ferreri − che deve far riflettere sull’attuale situazione abitativa in cui oggi si trovano molti nostri residenti.
Tutta la politica deve prendere atto che questi dati indicano che siamo già in piena emergenza abitativa e che dobbiamo agire al più presto per dare risposte concrete richieste di aiuto che arrivano dalle famiglie del territorio.
Sfortunatamente, il problema casa è stato rimosso per troppi anni dall’agenda politica, convinti che l’elevato tasso di abitazioni in proprietà fosse una risposta sufficiente a soddisfare il fabbisogno. Si è invece riproposto con forza in relazione a fenomeni e dinamiche sociali vecchie e nuove e la crisi economica che stiamo vivendo sta aggravando ulteriormente la situazione.
È necessario che l’Amministrazione Comunale, cosi come sta avvenendo in altri comuni, dia inizio a un dialogo tra Enti pubblici, rappresentanti di categoria , operatori privati, banche, fondazioni e le organizzazioni sociali per uno sforzo comune in direzione dello sviluppo dell’edilizia sociale.
Come Demo.S crediamo molto nella realizzazione di sinergie che possono dare concrete soluzioni, per le famiglie che non possono acquistare casa e non possono essere presenti nelle graduatorie ERP .
Una concertazione pubblico-privato si riuscirebbe ad attuare un piano di fattibilità per realizzare abitazioni in locazione, a termine e permanente, a costi di costruzione, vendita e affitto significativamente inferiori a quelli di mercato.
Bisogna passare dalle parole ai fatti e per questo chiediamo subito un Tavolo di concertazione dedicato a questo importante tema.
Demo.S Fiumicino protocollerà a breve una Mozione per portare la discussione anche all’interno del Consiglio Comunale”.