“La pesca di Fiumicino è uguale alla cantieristica”. Con queste parole Gennaro del Prete presidente di Pesca Romana ha stigmatizzato il comportamento dell’amministrazione comunale per il blocco dei pescherecci dovuto alle chiusure del ponte Due Giungo.
“Dopo che erano stati programmati i lavori per giugno – spiega Del Prete – l’assessore ha consultato solo la cantieristica accogliendo le necessità e spostando i lavori ad ottobre, senza considerare affatto il danno al comparto pesca e senza nemmeno consultarci per concordare la chiusura. Il risultato sono stati tre pescherecci sequestrati sul ponte Due Giugno e uni danno economico notevole per tutto il comparto.
Dopo l’emergenza Covid, il fermo biologico, i lavori al ponte e i 104 giorni di fermo annuale quest’anno non abbiamo lavorato proprio con un danno gravissimo. Tengo a sottolineare, a beneficio di questa amministrazione che pare sorda, se non irrispettosa che il presidente della Pesca Romana è il rappresentante della grande e della piccola pesca e sulle questioni inerenti il comparto va ascoltato, forse l’assessore se lo è dimenticato . In un paese democratico le istituzioni interloquiscono con le parti sociali e i rappresentanti delle associazioni di categoria. Per noi, in questo caso è sacrosanto il dialogo con la cantieristica, ma è altrettanto necessario quello con la pesca perché non siamo figli di un dio minore.
Chiedo che l’amministrazione faccia tesoro di queste parole e che se prevederà altri lavori che potrebbero intaccare l’economia della pesca cortesemente convochi anche la nostra rappresentanza al tavolo per decidere una linea comune a favore dei cittadini e della pesca. Sarebbe, comunque il minimo. Io sono un cittadino di Fiumicino e un rappresentante di categoria”.
A queste parole dure del presidente del Prete si aggiunge il commento del capogruppo di Fratelli D’Italia Stefano Costa, impegnato al fianco del comparto che rispondendo all’assessore specifica.
“Quello della pesca – dice Costa – è un settore vitale per l’economia di Fiumicino e non possiamo in alcun modo non prendere a cuore le istanze di tante persone che vivono di questo, specie se costrette a subire le azioni di una amministrazione sorda che tutela, come in questo caso, solo gli interessi di una parte. Per quanto mi riguarda, poi, trovo fuori contesto gli attacchi rivoltimi in quanto, come ho sempre fatto, mi preoccupo come eletto e rappresentante dei cittadini i di sollevare problemi che possono incidere sulla vita sociale ed economica di tutti. Se nella maggioranza qualcuno pensa che un consigliere basi le sue scelte sui voti che può racimolare, lo trovo un atteggiamento squallido, proprio forse di chi manifesta questo pensiero, ma assolutamente lontano da me, come ho più volte dimostrato nelle il battaglie civiche”.