“La situazione di forte disagio che stanno vivendo le ragazze e i ragazzi del Da Vinci, costretti ad andare in un altro plesso ha delle responsabilità precise. Dispiace dover apprendere di alcuni episodi di atteggiamenti sbagliati da parte di alcuni ragazzi del Baffi”. Lo dichiara il sindaco Esterino Montino.
“Su questi atti, accolgo con favore la lettera della dirigente del Baffi e le precisazioni fatte. Ha ragione la professoressa Bernard, che ringrazio ancora per la disponibilità manifestata in queste settimane: in una scuola non ci sono tribunali, ma percorsi di recupero di comportamenti che possono avere conseguenze gravi – prosegue il sindaco -. E voglio rassicurare le ragazze e i ragazzi di entrambi gli istituti: l’obiettivo è una convivenza che arricchisca tutti, senza criminalizzare nessuno”.
“La questione della carenza di aule, da cui deriva la situazione di oggi, non è certo nuova. L’amministrazione comunale, pur non essendo direttamente competente per le scuole superiori, si è sempre fatta carico di trovare soluzioni per il bene di tutti i nostri ragazzi – sottolinea il sindaco -, oltre che di promuovere la realizzazione di un nuovo liceo. Ma in tanti anni una cosa del genere non era mai successa”.
“Tutto questo è il frutto di una gestione scellerata che il Da Vinci non aveva mai subito – sottolinea Montino -. Consapevole della questione aule, senza la certezza di una soluzione almeno temporanea, accettare un numero così alto di iscrizioni, per di più prevedendo già i doppi turni, è stata una decisione sbagliata di cui la dirigente dell’Istituto deve rendere conto”.
“Il Comune, di concerto con la Città metropolitana, ha fatto tutto quello che era nelle sua possibilità di ente che non ha competenza sugli istituti superiori: dalla ricerca di nuovi spazi agli adeguamenti del Tpl agli interventi per la messa in sicurezza della banchina. E la Città Metropolitana stessa sta lavorando per una soluzione strutturale del problema e cioè un nuovo liceo a Fiumicino – conclude il sindaco -. Ma la situazione di questi giorni è grave e si sarebbe potuta e dovuta evitare. Invece così non è stato e adesso chi ne paga le conseguenze sono le ragazze e i ragazzi che avrebbero solo il diritto di studiare, stare insieme e crescere in modo sereno”.
Fonte: Ufficio Stampa Comune di Fiumicino