Il Comune di Fiumicino ha presentato il completamento della prima proposta riguardante la crisi Alitalia. Il contributo che l’amministrazione comunale presenta nasce esclusivamente da una forte preoccupazione, che deriva dal pericolo di una crisi irreversibile verso cui sembra stia andando l’Alitalia. La compagnia, che ha il proprio hub su Fiumicino, ha 12.500 dipendenti. Tra questi oltre 2500 sono cittadini proprio del territorio di Fiumicino. Numeri molto alti considerando anche che, a questi, vanno aggiunti i lavoratori dell’indotto, per circa 6000 persone occupate. “Ciò vuol dire che – si legge nella nota del Comune –  se la situazione volgerà al peggio, avremo seimila famiglie che si ritroveranno in condizioni di difficoltà. Ecco perché insistiamo su questo tema e abbiamo chiesto audizioni alla Camera e al Senato. Stiamo cercando, in ogni modo e per quanto è nelle nostre possibilità, di non restare con le mani in mano a guardare cosa accade ma di contribuire con soluzioni e proposte. Una cosa è certa: si tratta della più grave crisi occupazionale della Regione Lazio e dell’area romana, con epicentro proprio nel Comune di Fiumicino. Proprio per questo abbiamo presentato una proposta di rilancio della compagnia, chiamando in causa le grandi aziende a partecipazione dello Stato che si occupano di trasporto, energia e manutenzione. Oltre al piano precedentemente presentato intendiamo dare un ulteriore contributo. Infatti, non vogliamo solo analizzare lo stato di crisi dell’Alitalia, ma desideriamo provare a segnare delle possibili linee di sviluppo della compagnia individuando delle azioni e delle proposte meritevoli di approfondimento al fine di uscire dalla crisi aziendale e, in particolare, per gettare le basi verso un futuro più certo. Questo è uno studio ancora in fase embrionale e in via di perfezionamento, frutto del contributo di tecnici aeronautici e di manager del settore che, guarda caso, risiedono proprio nel Comune di Fiumicino”. La proposta completa si può consultare sul sito istituzionale del Comune.