Colpo alla “Cricca Balducci”. Tra i beni sequestrati, 27 immobili, di cui sei appartamenti di pregio, 4 unità immobiliari e 17 terreni, tra Roma e Fano, ci sono proprietà anche a Fregene.
Pubblichiamo l’agenzia della Tm News:
Colpo alla “cricca Balducci”. Beni per 4 milioni di euro – tra 27 immobili, di cui sei appartamenti di pregio, 4 unità immobiliari e 17 terreni tra Roma, Fregene, Fano ed in provincia di Pesaro-Urbino – sono stati sequestrati ieri in provincia di Pesaro-Urbino – sono stati sequestrati oggi dai finanzieri del comando provinciale di Roma e dai carabinieri del Ros nei confronti degli imprenditori Claudio ed Emiliano Cerasi, titolari della Società appalti e costruzioni (S.A.C.) S.p.A. di Roma, e di Francesco ed Alfredo Lungarini, responsabili dell’omonimo Gruppo di imprese di Fano (Ancona), operanti nel settore delle costruzioni, tutti indagati per corruzione e frode fiscale. I Cerasi e i Lungarini sono accusati di aver creato fondi neri per corrompere Angelo Balducci per ottenere l’aggiudicazione di svariati appalti gestiti da strutture ed enti diretti dall’ex provveditore alle Opere Pubbliche.
In particolare secondo gli inquirenti nel biennio 2007-2008 la Sac avrebbe ottenuto da Balducci l’assegnazione dei lavori di restauro del teatro Petruzzelli di Bari (in a.t.i. con la Conscoop) nonché lavori di realizzazione del Nuovo Parco della Musica e della Cultura di Firenze (in a.t.i. con la Igit); mentre il gruppo Lungarini avrebbe ottenuto svariati appalti tra cui alcuni lotti di lavori per i Mondiali di Nuoto 2009 a Roma (in a.t.i. con la Cira Srl) nonché per il vertice G8 che si sarebbe dovuto tenere a La Maddalena e per le celebrazioni del 150esimo Anniversario dell’Unità d’Italia (questi ultimi in a.t.i. con la R.ed.im. 2002 Srl del gruppo Anemone).
Il meccanismo corruttivo concepito per il pagamento delle tangenti sarebbe stato realizzato attraverso il collaudato sistema già ampiamente utilizzato da Diego Anemone, anch’egli indagato nello stesso procedimento penale, per ottenere l’aggiudicazione di appalti pubblici dalle strutture dirette da Angelo Balducci.
In sintesi Anemone avrebbe messo a disposizione per i pagamenti illeciti una propria società, la Medea Progetti e Consulenze Srl, amministrata da Mauro Della Giovampaola, già arrestato con Balducci ed Anemone nel 2010 e attualmente coimputato per il reato di associazione a delinquere nel processo “Grandi Eventi” pendente presso il Tribunale di Roma.
Questa società avrebbe emesso nei confronti della Sac e del Gruppo Lungarini false fatture per circa 4 milioni di euro, denaro in parte veicolato dalla Medea alla Edelweiss Production Srl, società di produzione cinematografica riconducibile alle famiglie Anemone-Balducci per la realizzazione di film interpretati da Lorenzo Balducci, figlio dell’ex provveditore alle Opere Pubbliche.
Mediante tale sistema, imperniato sull’utilizzo delle fatture per operazioni inesistenti emesse dalla Medea progetti e Consulenze, il costo delle tangenti pagate ad Angelo Balducci dalla Sac e dal Gruppo Lungarini è dunque ricaduto sull’intera collettività in termini di evasione fiscale, stimata dagli investigatori in circa 4 milioni di euro.
Questo è il valore dei beni oggi sequestrati dal Nucleo di Polizia Tributaria di Roma e dal Ros dei carabinieri nei confronti dei Cerasi e dei Lungarini.