“Stiamo scivolando sempre più in una gestione del Comune dove il dissenso non viene preso come un valore con cui confrontarsi, dove l’altra parte non viene considerata opposizione legittima ma disturbo, dove i diritti dei cittadini vengono gestiti diversamente a seconda che siano della parte che ha vinto rispetto a quella che ha perso le elezioni”. È quanto dice Stefano Costa, capogruppo Lega Fiumicino.
“A parti invertite – sottolinea Costa − i nostri Democratici di Sinistra avrebbero parlato, con il loro solito strumentale e vuoto chichè, di atteggiamento fascista; peccato che siano proprio loro ad essere arroganti, a cambiare le regole tarandole su misura ai propri bisogni, a gestire la cosa comune e la Casa comune, come cosa propria.
La sortita pubblica del consigliere Pd Stefano Calcaterra contro di me e contro un cittadino reo di voler dire la propria su un tema importante come il Trasporto pubblico locale, è emblematica, e va smontata pezzo per pezzo.
Quella gara è ferma da anni, è un fatto. Un’amministrazione competente avrebbe già raggiunto lo scopo di normalizzare la situazione, invece gettare le colpe dell’inefficienza sui ricorsi pendenti, vuol dire solo far capire ancora meglio che quelle gare sono state bandite male, in maniera approssimativa e piene di elementi contestabili.
Le Commissioni sono aperte, e il fatto che un cittadino sia anche un sindacalista non c’entra nulla con il diritto ad assistere, casomai sarà più competente di altri, ma certo capisco che far parlare chi sa potrebbe diventare fastidioso per la maggioranza.
Il cittadino in questione, ad inizio seduta, aveva detto chi fosse e chiesto di poter parlare alla fine. Cosa che gli è stata assicurata e poi, guarda caso, negata.
Scandalizzarsi perché un sindacalista prenda parte, come cittadino, a una riunione non è concepibile, ancor più quando di scopre che la delega al Trasporto Urbano è stata assegnata dal Sindaco e un altro sindacalista, anch’esso parte in causa. Come al solito, due pesi e due misure: se sei amico tutto passa, se ti considero nemico allora si crea il problema.
Peraltro, i sindacalisti, cioè i rappresentanti dei lavoratori, dovrebbero essere i primi tutelati dalla Sinistra, che ormai di sinistra ha solo parte del nome.
Questo è il concetto di democrazia di questa sinistra: nessuno streaming aperto a tutti, niente possibilità reale di visionare documenti ma lo spot di trasparenza effimera fatto a colpi di comunicati stampa, Bilancio portato in voto senza dare la possibilità ai consiglieri di approfondire l’argomento, bavaglio a chi vuole dire la propria in Commissione.
Questo è l’atteggiamento dei Democratici di Sinistra a Fiumicino. Di sinistra non lo so, sono affari loro, ma democratici non lo sono davvero”.