A partire da sabato 7 ottobre fino a domenica 10 dicembre il complesso della Basilica di Sant’Ippolito a Isola Sacra apre al pubblico gratuitamente nei weekend dalle 11 alle 14.30.

Grazie a una fortunata campagna di scavo iniziata nel 1970, nella zona adiacente al campanile romanico di Sant’Ippolito è stata riportata alla luce una basilica cristiana del IV secolo d.C.

Gli scavi hanno accertato che la zona era già occupata da costruzioni precedenti; infatti sotto alla basilica sono stati ritrovati alcuni ambienti riscaldati, forse collegati a un impianto termale situato a nord-ovest. In seguito l’area fu occupata da alcune sepolture, che forse facevano parte della grande necropoli di Porto. In questa zona venne costruito un primo ambiente absidato forse già dedicato al martire Ippolito, secondo la tradizione ucciso nel III secolo presso il canale di Fiumicino. Questo piccolo edificio fu ricostruito alla fine del IV secolo in forma di basilica a tre navate con portico antistante; distrutta nel 455 d.C. durante il saccheggio dei Vandali, venne ricostruita in seguito e poi abbellita da papa Leone III (795-816) con uno splendido ciborio, oggi ricostruito nell’annesso Antiquarium.

In una fase successiva al IX secolo, le tre aperture sulla facciata vennero chiuse e le navate interne vennero ridotte da tre a una; nello spazio centrale si trovava la schola cantorum, un recinto utilizzato dai cantori in particolari riti, mentre sulla sinistra era presente un battistero a pianta circolare. Inoltre nell’area presbiteriale è stato trovato un sarcofago strigilato contenente le ossa di più persone, sul quale era apposta l’iscrizione “Hic requiescit beatus Ypolitus mar(tyr)”. La chiesa divenne sede del vescovo di Porto nell’XI secolo, ma nel Quattrocento cadde in rovina e non venne più ricostruita.

Nell’adiacente Antiquarium, inaugurato in occasione del Giubileo del 2000, si conservano il sarcofago di Ippolito, l’iscrizione al martire e il ciborio di Leone III, ricostruito grazie ai frammenti rinvenuti.

Fonte: Parco Archeologico di Ostia Antica