La Guardia Costiera di Roma sta svolgendo un’operazione di controllo sull’intera filiera della pesca, iniziata lunedì 25 novembre scorso sotto il coordinamento della Direzione Marittima del Lazio, che ha portato al sequestro di oltre 1.800 kg di prodotto ittico e all’applicazione di sanzioni pecuniarie per circa 180mila euro.
Sono stati, complessivamente, 176 i controlli che hanno impegnato 35 militari della Guardia Costiera in tutti i Comuni di giurisdizione, dal litorale romano ai Castelli, sino ad arrivare a Rieti. Svolte operazioni anche in collaborazione con la Polizia Locale Città Metropolitana di Roma Capitale Distaccamento Roma Ovest, della Polizia di Stato – Commissariato di Tivoli e Squadra Nautica di Fiumicino.
Sottoposti a controlli 15 pescherecci in mare, 15 punti di sbarco, 8 grossisti, 3 mercati ittici, 3 esercizi commerciali di grande distribuzione, 55 pescherie, 35 venditori ambulanti e 74 ristoranti, molti dei quali specializzati in cucina etnica.
Le violazioni più significative accertate riguardano le condizioni igienico-sanitarie del prodotto ittico, spesso in cattivo stato di conservazione o scaduto e la documentazione attestante la provenienza. Segnalati, inoltre, all’Autorità Giudiziaria due titolari di esercizio di ristorazione per il reato di frode in commercio: servivano prodotto congelato spacciandolo per fresco o prodotto spacciato per altra specie più pregiata.
E’ sempre alta l’attenzione della Guardia Costiera di Roma, al comando del Capitano di Vascello (CP) Antonio D’Amore, nel settore della commercializzazione dei prodotti ittici, a tutela della salute dei consumatori e della leale concorrenza nel mercato: dall’inizio dell’anno salgono a 1679 i controlli sulla filiera della pesca che hanno portato al sequestro di circa 3980 kg di prodotto ittico e all’applicazione di sanzioni pecuniarie per oltre 463mila euro.
Fonte: Ufficio Stampa Direzione Marittima del Lazio Capitaneria di Porto di Roma