“A seguito delle notizie apparse in questi giorni sui media voglio fare chiarezza in merito alla “bocciatura” del progetto di realizzazione del nuovo Ponte della Scafa”. A parlare è Andrea Renna, direttore generale del Consorzio di Bonifica Litorale Nord di Roma.
“È bene sottolineare che come Consorzio, non abbiamo nessuna autorità nell’esprimere veti sui progetti. In particolare, per la realizzazione di un ponte sul Fiume Tevere, corso d’acqua d’esclusiva competenza regionale. Abbiamo il dovere di rilasciare pareri sulla sicurezza idraulica laddove richiesto dalle normative vigenti.
Il parere relativo al progetto del ponte della Scafa, riguarda, è bene sottolineare, esclusivamente la sicurezza idraulica dell’area limitrofa, ricadente nel comprensorio di bonifica, dove verrà realizzata la viabilità accessoria al ponte. Essendo questa in Zona R4 (ad alto rischio idraulico con vincolo P.A.I.), è necessario rispettare le prescrizioni stabilite dalle leggi, non dal Consorzio, che prevedono, a fronte di un incremento dell’impermeabilizzazione del territorio, la realizzazione di un’invarianza idraulica utile a limitare l’afflusso d’acqua piovana ed evitare danni a persone e cose, tema di estrema importanza in un’area delicata e a rischio, come dimostrato dagli eventi alluvionali del recente passato”.
Con queste dichiarazioni il Direttore Renna, ha inteso fare chiarezza a quanto emerso in questi giorni riguardo il nuovo ponte della Scafa. “Da parte nostra non è mai stato espresso un parere negativo sulla fattibilità dei lavori, riteniamo l’opera strategica per il territorio e riteniamo altresì importante però, nel rispetto delle normative vigenti, la salvaguardia dei cittadini e dell’intera area. Siamo a disposizione dei proponenti con i nostri ingegneri per approfondire eventuali soluzione utili alla realizzazione dell’opera sottolineando che le prescrizioni comunicate (alle quali non abbiamo ad oggi ricevuto risposta), a detta dei nostri tecnici, sono fattibili e non sono particolarmente onerose come riportato invece dai media”.