Claudio Mancini, candidato nel collegio uninominale della Camera Lazio 1 – 06 che comprende anche il Comune di Fiumicino il 16 settembre alle ore 20 sarà alla Festa dell’Unità in Darsena. Un’occasione per confrontarsi sui temi della campagna elettorale a cui Mancini, deputato, si è avvicinato dal primo momento in maniera coraggiosa raccogliendo il guanto di sfida del collegio uninominale convinto che la partita con le destre – contrariamente a quanto paventato da molti – sia tutta da giocare con la forza dei territori.
Onorevole Mancini prima di tutto benvenuto a Fiumicino. Come sta vivendo questa campagna elettorale oggettivamente difficile?
Per un politico il momento del confronto diretto con i cittadini è sempre interessante e fruttuoso. In questi giorni sto conducendo una campagna in mezzo alla gente. Con il furgoncino elettrico e un piccolo palco stiamo girando per le piazze del territorio spiegando i punti del nostro programma e dimostrando che siamo l’unica coalizione alternativa alla destra di Giorgia Meloni.
Il dialogo con i cittadini ci arricchisce e ci deve dare forza. Abbiamo fatto tanto in questi anni per i cittadini, ma tanto c’è ancora da fare.
Quali sono i punti forza del programma elettorale del Partito Democratico?
Con il nostro programma abbiamo voluto dare una prospettiva per l’Italia del 2027, ma incidendo da subito sui problemi. L’Italia sta attraversando una situazione mai vista: una guerra alle porte dell’Europa che genera l’aumento dei prezzi dell’energia, la ripresa dopo due anni di pandemia globale e l’inflazione che da decenni non si vedeva così alta. Servono risposte immediate, ma con una prospettiva di Paese per i prossimi cinque anni.
Per questo nel nostro programma proponiamo misure per lo sviluppo sostenibile che permetta al Paese di crescere, intervenendo sulla crisi climatica che ha messo in ginocchio l’Italia questa estate; per la lotta al precariato, attraverso il salario minimo, e la costruzione di un sistema che permetta ai giovani di costruirsi nel nostro Paese un futuro; per una sanità efficiente e vicina alle esigenze del cittadino. Vogliamo investimenti strutturali per le aree meno centrali, una tassazione equa che sia guidata dal principio che chi ha di più deve dare di più e un progetto per la scuola che garantisca formazione e opportunità per gli studenti e stipendi nella media europea per i nostri insegnanti. E poi una giustizia più rapida ed efficace, una lotta senza quartiere alle mafie, attraverso anche la legalizzazione della cannabis, e un impegno serio che garantisca, in questa legislatura, più diritti, a partire dal matrimonio egualitario e lo Ius scholae.
Uno dei grandi temi del prossimo inverno sarà quello del caro bollette e dei costi impazziti sotto la spinta dell’inflazione. Chi governerà deve avere medicine efficaci. Il Pd ne ha?
Assolutamente sì e aggiungo che bisogna intervenire subito e non aspettare il voto. Il nuovo Decreto Aiuti prevede 10 miliardi per abbattere i costi per imprese e famiglie, è una misura che serve adesso. Non è possibile perdere altro tempo.
Oltre alle scelte immediate sappiamo che sarà un autunno duro, noi abbiamo le risposte necessarie. Siamo stati i primi a batterci per avere un tetto europeo al prezzo del gas e grazie al lavoro svolto da Paolo Gentiloni e a Mario Draghi in questi mesi sono convinto che riusciremo a ottenerlo. Insieme a questo proponiamo per le famiglie il “Contratto luce sociale” che aiuti le microimprese e le famiglie dai redditi medi e bassi garantendo un risparmio della metà del costo attuale. Per le aziende invece proponiamo il raddoppio del credito di imposta. A questo vogliamo affiancare anche un piano nazionale di risparmio energetico che garantisca e semplifichi investimenti sull’efficienza energetica e sulla produzione di energia da fonti rinnovabili.
A proposito di Roma. Il centrosinistra ha ereditato una città in grande difficoltà, In Parlamento durante questa legislatura lei si è speso molto per Roma. Crede di essere riuscito a portare un contributo per la Capitale e nella prossima legislatura cosa crede servirà?
A partire dal 2018 ho sempre cercato di aiutare la mia città, ho lavorato molto affinché essa guadagnasse uno status speciale con poteri ad hoc che le permettano di essere la migliore vetrina e la locomotiva del Paese. Un grande risultato è stato quello di garantire poteri speciali per l’Amministrazione capitolina in vista del Giubileo e supportare la città nella sua presentazione della candidatura per EXPO 2030, che credo sarà vincente. Nella prossima legislatura dovremo ripartire dalla riforma costituzionale che avrebbe dovuto dare uno status speciale alla città, una proposta che è decaduta per la scriteriata decisione di aprire una crisi di governo da parte del centrodestra e del Movimento Cinque Stelle. L’impegno per la città però dovrà essere quotidiano per difenderlo da una destra in cui è forte il vento del Nord, che da sempre vuole indebolire Roma.
La città di Fiumicino, non solo per la vicinanza alla Capitale, è molto legata a Roma. Storicamente, dal punto di vista infrastrutturale e in generale per le persone che lavorano e vivono divisi sui due lati del fiume. È un rapporto che andrà rafforzato e migliorato?
Fiumicino è fondamentale per Roma, ma anche per tutto il territorio nazionale, dato che ospita l’aeroporto, il quale resta la principale porta di entrata dell’Italia. Credo che Regione e Comune abbiano e stiano lavorando nella giusta direzione al fine di rafforzare e rendere più efficace la connessione tra le due città. Sulla situazione di ITA il Partito Democratico vigilerà affinché l’occupazione sia garantita e affinché vi siano serie prospettive di crescita. Crediamo che l’accordo con AirFrance e Delta vada in questa direzione e siamo favorevoli alla permanenza del Ministero del Tesoro nella governance.
Se dovesse fare un ultimo appello al voto: cosa direbbe ai cittadini del Comune di Fiumicino in vista del prossimo 25 settembre?
Credo che questo voto sarà storico, come pochi altri nella Storia. Siamo davanti a un’elezione che creerà schieramenti che per molto tempo rimarranno immutabili e cambieranno tutto quello che abbiamo visto fino ad oggi. La scelta è tra una destra oscurantista, retrograda e attirata da figure autoritarie come Putin e Orban e noi, che invece siamo per la lotta alla crisi climatica, che vogliamo aumentare i diritti sociali ed economici e vogliamo tutelare la nostra democrazia. Quindi partecipiamo e mobilitiamoci per un’Italia democratica e progressista. E ricordiamoci che ogni voto vince.