“Sono felice che il Consiglio Regionale del Lazio abbia approvato il documento, firmato da molti consiglieri, che esprime netta contrarietà alla delibera, totalmente incomprensibile della giunta Raggi, che ha individuato Monte Carnevale come possibile area per la localizzazione di discarica di servizio di Roma. Quello è un territorio quello che ha già ha pagato dazio, e non parlo solo di Roma, ma anche dei Comuni confinanti”.
Così il consigliere regionale del Pd Lazio Michela Califano in merito all’approvazione del documento sulla discarica di Monte Carnevale. La mozione, di cui è firmataria, impegna inoltre la giunta regionale “a promuovere, anche attraverso poteri sostitutivi, qualora Roma Capitale dovesse auspicabilmente revocare il sito di Monte Carnevale, verosimilmente senza sostituirlo con altro sito, la futura individuazione di più discariche di minori dimensioni possibili su Roma, evitando le cave anche dismesse o esaurite e impianti esistenti sul territorio capitolino, e aggiornando il rapporto Eras fermo al 2013 ai fini della dichiarazione di aree ad elevato rischio di crisi ambientale”.
“Si tratta – spiega Califano – di un documento coerente con la linea presa dalla Regione Lazio in questi anni. In cui si chiede all’amministrazione Raggi di mettersi in linea con i parametri per quanto riguarda la racconta differenziata che a Roma, negli ultimi anni invece di aumentare sta inspiegabilmente diminuendo. I cittadini della Capitale d’Italia e della Provincia di Roma non possono pagare un conto salatissimo a causa della incapacità amministrativa della giunta Raggi. C’è un problema e bisogna risolverlo nel migliore dei modi. Continuare a utilizzare slogan senza senso non fa sparire i rifiuti dalle strade”.
La mozione chiede poi alla Giunta Regionale di “avviare tempestivamente gli interventi per la riqualificazione dell’area della Valle Galeria” e a “verificare la possibilità di porre in essere l’ipotesi maturata nella prima fase di stesura del Nuovo Piano Rifiuti di istituire l’Ato a sé stante di Roma città”, a “porre in essere tutte le azioni necessarie affinché tutti gli Ato individuati avviino e potenzino l’impiantistica necessaria alla chiusura del ciclo dei rifiuti in modo tale da consentire ad ogni Ambito di essere autosufficiente nel trattamento e nello smaltimento dei rifiuti e che questi ultimi possano essere conferiti in luogo quanto più prossimo possibile al luogo dove vengono prodotti, in ogni caso interna all’Ato”, a “stimolare Roma Capitale ad aumentare la raccolta differenziata”.