“Ritorniamo sul megaimpianto a biogas che vorrebbero localizzare a Maccarese”, si legge in una nota del Comitato RifiutiZero Fiumicino. “Abbiamo letto una dichiarazione del Sindaco Canapini che dice che si sta valutando un progetto presentato dall’AMA di potenziamento dell’impianto di compostaggio di Maccarese – prosegue la nota – è un’affermazione senza senso visto che il progetto è relativo ad un nuovo impianto a biogas e che, secondo i proponenti, produrrà anche compost di qualità a partire da rifiuti organici, rifiuti da importare a Fiumicino. Ora, come tutti sanno, per produrre compost da rifiuti organici e’ necessario che la qualità di questi rifiuti organici sia ottima, tant’e’ che anche nei semplici impianti di compostaggio, il materiale in ingresso, anche se proveniente da raccolta differenziata porta a porta deve essere riselezionato in quanto, anche con questo tipo di raccolta, c’è la presenza di un 10% di materiale sporco. L’AMA per questo nuovo impianto ha richiesto l’autorizzazione a trattare i seguenti rifiuti, raggruppati in codici CER, che ne descrivono la tipologia: frazione organica dei rifiuti solidi urbani raccolta separata; rifiuti vegetali di coltivazione agricole; segatura, trucioli, frammenti di legno; rifiuti tessili di origine vegetale; rifiuti tessili di origine animale; deiezioni animali da sole o in miscela con materiale di lettiera o frazioni della stessa ottenute attraverso processi di separazione,feci animali, urine e letame, comprese le lettiere usate; scarti di legno non impregnato; carta e cartone nelle forme usuaImente commercializzate; fibra e fanghi di carta; contenuto dei prestomaci animali; rifiuti ligneo cellulosici derivanti dalla manutenzione del verde ornamentale (fanghi da operazioni di lavaggio e pulizia); fanghi di depurazione, fanghi di depurazione delle industrie alimentari (fanghi prodotti dal trattamento biologico delle acque reflue industriali, fanghi prodotti da altri trattamenti delle acque reflue industriali, fanghi prodotti dal trattamento delle acque reflue urbane, fanghi da operazioni di lavaggio e pulizia, fanghi prodotti dal trattamento in loco degli effluenti, fanghi prodotti da operazioni di lavaggio, pulizia, sbucciatura, centrifugazione e separazione di componenti, fanghi prodotti dal trattamento in loco degli effluenti, fanghi di recupero dei bagni di macerazione, fanghi, prodotti in particolare dal trattamento in loco degli effluenti non contenenti cromo, liquidi prodotti dal trattamento anaerobico di rifiuti di origine animale o vegetale digestato prodotto dal trattamento anaerobico di rifiuti di origine animale o vegetale); ceneri di combustione di sanse esauste e di scarti vegetali. A fronte di questa lista, a fronte della impossibilità ad oggi di stabilire la qualità del materiale organico che verrà raccolto a Roma con il porta a porta (un progetto che ancora deve prendere il via), a differenza del Sindaco Canapini, siamo certi che questo impianto non produrrà compost di qualità, ma produrrà solo ammendante buono per ricoprire le discariche, o nel caso peggiore, rifiuti. Ne e’ cosciente anche AMA che nel progetto avanza la possibilità di produrre pellet per stufe a partire da questo materiale; un’idea geniale, che, visto il rifiuto totale delle popolazioni a qualsiasi impianto di incenerimento, consentirà di far bruciare i rifiuti dentro le stufe delle nostre case. Crediamo che tutto questo sia sufficiente a smontare qualsiasi discussione relativa alle finalita’ di questo impianto. Non e’ un impianto di compostaggio, ma un impianto finalizzato alla produzione di biogas a partire da rifiuti, ed alla produzione di energia elettrica da mettere in rete (circa 24 Megawatt/anno). I Cittadini rischiano quindi di vedersi scippare 17 ettari di area agricola in zona di riserva naturale, si prenderanno tutto l’inquinamento prodotto, mentre AMA (che è quella che non riesce nemmeno a far funzionare decentemente l’attuale impianto di compostaggio, che ripetiamo per l’ennesima volta, puzza, ma evidentemente la puzza non arriva in Consiglio Comunale) grazie anche alla biotruffa certificati verdi, si prenderà gli utili derivanti dal conferimento dell’organico, dalla produzione di energia elettrica. Caro Sindaco, i Cittadini devono poter decidere, e per decidere devono ricevere una informazione completa e corretta. Per quanto ci riguarda, noi diciamo NO alla Biotruffa della centrale a Biogas a Maccarese”.
2012-10-01