Lo storico locale ha riaperto i battenti grazie a Vincenzo Azzarone, chef e imprenditore. Qualità, ottima cucina, tra tradizione e innovazione, a prezzi contenuti. Pasqua e Pasquetta, l’occasione giusta per una visita.
di Matteo Bandiera
Il rischio di perderlo c’era, così come è successo per tanti altri locali storici di Fiumicino. Ma invece Bastianelli 1929 ora è tornato, rilevato dall’imprenditore Vincenzo Azzarone che ha deciso di scommettere su questa istituzione: “Riteniamo che sia un patrimonio di Fiumicino ed è doveroso rispettare la tradizione – spiega – quello che vorrei fare è provare a riportarlo agli antichi albori”.
Vincenzo Azzarone conosce bene il settore, è uno chef nato in una famiglia di ristoratori, con i fratelli ha fondato “Le voilà banqueting”, azienda di catering che opera su Roma con grandi clienti, con ricevimenti a Palazzo Chigi, Villa Madama, Ministero degli Affari Esteri e grandi personaggi. Persino il papa, prima Benedetto XVI e ora Bergoglio, sia per le cene private che in quelle ufficiali nella sala Paolo VI, hanno fatto ricorso al loro servizio.
“Ho rappresentato più volte l’Italia alle settimane della Cucina italiana all’estero sia a Panama nel 2019 che in Lussemburgo nel 2021 presso l’Ambasciata Italiana”, racconta Vincenzo. Che uscito dalla società di famiglia ha puntato sul ristorante in via della Torre Clementina insieme alla moglie Mariangela. “Abito a Ponte Galeria e cercavo un locale sul litorale – spiega – questo aveva tutti i requisiti giusti. Riportare Bastianelli 1929 al lustro di una volta, più che una scommessa è per me una scelta di vita fatta con tanta voglia di riuscire”.
Dopo un restyling eseguito senza stravolgere il locale, dall’8 dicembre ha riaperto i battenti. Ancora in sordina, anche per il ritorno del Covid, ma per la primavera c’è il desiderio di riaccendere a pieno regime i motori. Si punta molto sulla qualità dei prodotti, sono stati tolti dei coperti dalla sala interna, ora ci sono 38 posti, altri 25 all’esterno. “Con alcuni piatti ho voluto ricordare le radici – aggiunge Azzarone – uno si chiama ‘Omaggio al fondatore’, antipasto in crosta di pane con filetti di spigola e frutti di mare, una preparazione molto classica. La mia cucina di mare si potrebbe definire un “classico rivisitato”, per esempio una triglia alla livornese però servita spinata sul pane. Tra gli antipasti prediligo i crudi pescati a Fiumicino, anche meno nobili come i gamberi locali. Ho origini pugliesi, quindi mi piacciono le contaminazioni, verdure e pesce, come i gamberi al melograno e curcuma, risotto cacio pepe e vongole, raviolo di burrata. Facciamo molta attenzione alla stagionalità, ora stiamo lavorando dei tonnetti con zucca, rosmarino e vino rosso a tartare. Cerco i pesci poveri, come la tartare di cefalo con sedano, rapa e mandarino”.
Curata la carta dei vini con ricarichi contenuti e grande scelta di dolci, dal tiramisù con croccante al caffè, cheesecake, crostatine di crema pasticcera e mele caramellate.
“Dobbiamo sfatare un mito che questo locale dai tempi di Augusto si portava dietro – precisa Azzarone – che da Bastianelli 1929 si paghi tanto. I nostri prezzi sono contenuti, abbiamo degli antipasti di crudi a 14 euro, primi allo stesso prezzo, con 40/50 euro si mangia tranquillamente”.
Bastianelli 1929, via della Torre Clementina 88, www.ristorantebastianelli.com, tel. 06-5781491, chiuso il martedì.