Preoccupa la situazione della Nave, considerata la situazione attuale di fine estate non sarà facile superare le prime mareggiate autunnali. “Il mare anche senza burrasche ormai è arrivato all’altezza del bar sulla rotonda – spiega Cristiano Sequi – siamo molto preoccupati, l’avanzata sembra inarrestabile. Ora cercheremo di mettere dei massi in mare a protezione delle strutture, il problema sarà l’autunno, alle prime mareggiate stavolta rischiamo veramente di essere travolti dalle onde nonostante le palancole messe a protezione e i vetri blindati”.
La speranza si chiama barriera soffolta, massi paralleli alla riva messi a un centinaio di metri di distanza a mezzo metro sotto il livello del mare, rinforzati da altri pennelli trasversali per blindare l’erosione della costa di Fregene sud. Un’opera decisiva per il futuro della balneazione ma che ha rischiato di saltare per l’aumento del costo delle materie prime. Secondo l’aggiornamento della Giunta regionale, la “Revisione della tariffa dei prezzi per le opere pubbliche edili e impiantistiche del Lazio” di fine luglio, il costo da 2,5 è arrivato a quasi 4 milioni di euro, un milione in più solo per i massi che compongono la barriera.
“Abbiamo fatto una riunione con i balneari per spiegare come siamo riusciti a trovare le risorse disponibili per realizzare la soffolta confermando l’intero progetto – spiega il vicesindaco Ezio Di Genesio Pagliuca – avevamo promesso di partire a settembre con i lavori ma il vertiginoso aumento dei costi ha comportato un leggero rinvio dei tempi. Il cantiere aprirà entro ottobre, per la prossima estate la costa di Fregene sud verrà finalmente messa in sicurezza”.
Se entro ottobre sono attesi i lavori la soffolta però sarà completata solo in primavera inoltrata, così sarà un autunno molto complicato per la costa di Fregene sud. La barriera parallela alla costa, a una distanza di 120 metri dalla battigia, avrà una lunghezza di 825 metri, le procedure di invito a 20 ditte per i lavori sono già partite.