“Le cronache quotidiane continuano ad occuparsi della questione dei ragazzi del Da Vinci e di tutti i disagi che sono costretti a subire quotidianamente insieme alle famiglia. Purtroppo tranne i titoli dei giornali non si riesce a dar seguito a questa situazione per cui è giunto il momento di fare chiarezza prima di trascinare giovani e famiglie in un altro anno da girone infernale”. Queste la parole del candidato sindaco di centrodestra, Mario Baccini che ha inviato una nota alla dirigente scolastica, la professoressa Daniela Gargiulo, del Liceo Da Vinci per chiedere un incontro ed affrontare le questioni ancora in sospeso.
“Dopo la circolare emessa dalla dirigente scolastica il 30 marzo – spiega ancora Baccini – si sono sviluppati seri allarmismi tra le famiglie degli studenti del Liceo che sono sfociate in protesta sui giornali e con tanto di esposto perché le aule non bastano e i ragazzi per l’ennesima volta sarebbero costretti a dividersi gli spazi. Ho chiesto un incontro alla dirigente scolastica affinché si faccia chiarezza sull’apertura del prossimo anno scolastico. Non essendo chiara la collocazione nei plessi del Liceo e di conseguenza la dichiarata disponibilità di molte famiglie di trasferirsi in altri Istituti, diventa necessario comprendere lo stato delle cose, che non sono ben evidenziate nella circolare dell’Istituto”.
“In questo contesto, in cui da anni si trascina la questione senza soluzione, si è rilevata l’assenza più totale dell’amministrazione comunale, che in questi 10 anni non è stata in grado di fare una proposta per la realizzazione di nuovi istituti a Fiumicino alla Città Metropolitana di Roma. Non smentendo però il piacere di fare annunci e inaugurazioni il sindaco pochi giorni fa ha “consegnato simbolicamente” un terreno per edificare un nuovo istituto – che, se le cose dovessero andare bene, vedrebbe la luce tra almeno tre anni.
Non resta – conclude Baccini – che registrare che l’ incapacità e l’insensibilità di questa amministrazione verso i nostri ragazzi è senza pudore, cerca di sfruttare la buonafede dei cittadini con palesi gesti tampone dell’ultimo minuto che non hanno un minimo di senso, né di progettazione a favore dei ragazzi e della città”.