“Il Presidente del Consiglio comunale ha perso un’importante occasione per fornire una spiegazione chiara e trasparente su quanto accaduto nell’Aula Consiliare”. È quanto dicono Ezio Di Genesio Pagliuca (Capogruppo Pd) e Angelo Petrillo (Capogruppo Lista Civica Ezio).

“Ancora una volta – fanno notare Di Genesio Pagliuca e Petrillo – ha preferito ignorare il suo ruolo super partes, agendo più da capo politico che da garante del Consiglio e dei suoi membri. Consiglieri che peraltro, come tutti ben sanno, hanno sempre dato prova di correttezza.

Non solo, afferma un qualcosa che solo i sottoscritti consiglieri e il personale coinvolto possono confermare, lui non era presente e quindi ci chiediamo come possa sapere e giustificare qualcosa a cui eravamo presenti solo noi e di cui non conosce la dinamica.

Tentare di distogliere l’attenzione con la questione dello ‘screditare il personale’ è inaccettabile. Perché per quanto ci riguarda il personale comunale svolge il proprio lavoro in maniera impeccabile: il problema non sono i dipendenti, di cui conosciamo bene la professionalità e di cui possiamo per primi testimoniare la lealtà e l’impegno, ma gli ordini che sarebbero stati loro impartiti.

Resta inoltre da chiarire se sia appropriato impiegare agenti della Polizia Locale, peraltro in borghese, per controllare ingressi e uscite come fossero buttafuori di un locale notturno, anziché destinarli ai numerosi servizi necessari per la comunità.

La realtà è che a noi consiglieri comunali personale non meglio identificato e che solo successivamente abbiamo scoperto essere agente della Polizia Locale in borghese, ci sono state chiesto le generalità(nominativo), senza peraltro chiedere esibizioni di documenti, addirittura mentre stavamo entrando all’interno dei nostri uffici al fine di verificare la presenza dei nostri nomi all’interno di una non meglio precisata lista di autorizzati. Quindi non si è trattato solo di sbarrare l’accesso dell’aula consiliare, ma anche degli uffici riservati ai Gruppi Consiliari. Diffidiamo chiunque dal dare informazioni diverse dalle stesse non essendo presenti altri soggetti se non gli interessati.

Ribadiamo che si tratta di un episodio grave, che solleva interrogativi sul rispetto delle prerogative di noi consiglieri e sul corretto funzionamento delle istituzioni democratiche e viste le risposte, nella speranza di aver ristabilito maggiore chiarezza, non possiamo che augurarci che il tutto non si ripeta più non potendo sperare in altro da parte di questa Amministrazione”.