Negli ospedali con i Bollini Rosa l’iniziativa di Ginecologia Oncologica per promuovere una corretta informazione sulle strategie di prevenzione e sulle nuove possibilità terapeutiche
Il 29 giugno, Fondazione Onda, Osservatorio nazionale sulla salute della donna e di genere, ha organizzato l’(H)-Open Day di Ginecologia Oncologica negli ospedali aderenti con i Bollini Rosa. Sono stati offerti servizi clinico-diagnostici e informativi gratuiti su tutto il territorio nazionale. In Italia, secondo “I numeri del cancro 2020” di Aiom (Associazione Italiana Oncologia Medica), nel 2020 erano attese oltre 10mila nuove diagnosi di tumore all’utero e circa 5mila all’ovaio. Purtroppo, sempre in Italia, il carcinoma endometriale, neoplasia che colpisce il corpo dell’utero, è tra i più frequenti tumori femminili e il carcinoma della cervice uterina rappresenta il quinto tumore per frequenza nelle donne sotto i 50 anni di età e complessivamente l’1,3% di tutti quelli diagnosticati. Più dell’80% delle pazienti con tumore ovarico ha una recidiva della malattia e la qualità dell’intervento chirurgico con la corretta terapia di mantenimento sono fondamentali per offrire alle pazienti più qualità vita e tempo senza sintomi della patologia.
La presenza di Centri di riferimento in ogni Regione in cui lavorano oncologi sensibili all’umanizzazione della cura è sempre più importante. Umanizzare la cura significa individuare non la terapia più efficace a tutti i costi, ma comprendere la dinamica di vita della paziente e coinvolgerla nella scelta del proprio percorso terapeutico.
“Quest’iniziativa si inserisce nell’ambito di un progetto più ampio – spiega Francesca Merzagora, presidente di Fondazione Onda – che ha visto anche l’organizzazione di un evento virtuale, proprio in occasione della IX Giornata Mondiale del Tumore ovarico, con il coinvolgimento delle Istituzioni centrali e regionali, della comunità scientifica con le principali Società di riferimento e delle Associazioni pazienti. Tra tutti i tumori, ginecologici e non, quello ovarico resta ad oggi il più insidioso. Avere a disposizione Centri di riferimento in cui lavorano oncologi sensibili all’umanizzazione della cura è sempre più importante. Lo scenario negli ultimi anni è molto cambiato grazie all’introduzione di test diagnostici e nuove terapie (anche orali) che consentono di adottare percorsi di prevenzione e di cura personalizzati. L’obiettivo generale del progetto è migliorare l’accesso a queste preziose opportunità in modo equo e omogeneo su tutto il territorio italiano, ma anche impattare positivamente sulla prognosi e sulla qualità di vita delle pazienti e dei loro familiari. Questo è un aspetto che, nell’ottica dell’umanizzazione delle cure, deve essere attenzionato e che Fondazione Onda intende valorizzare anche nei percorsi dedicati all’onco-ginecologia degli ospedali premiati con i Bollini Rosa con l’ambizione di averne almeno uno per regione per ridurre, ove possibile la mobilità sanitaria che tanto impatta sia psicologicamente che economicamente su pazienti che familiari”.
Risulta evidente che l’iniziativa ha come obiettivo quello di promuovere la corretta informazione sulle strategie di prevenzione e sulle nuove possibilità terapeutiche che consentono di migliorare la qualità della vita delle pazienti, nonché facilitare l’accesso alla diagnosi precoce nell’ambito dei principali tumori ginecologici a carico di utero e ovaie.
I servizi offerti dagli ospedali sono disponibili sul sito www.bollinirosa.it dove è possibile visualizzare l’elenco dei centri aderenti con indicazioni su orari e modalità di prenotazione.
L’iniziativa gode del patrocinio dell’associazione aBRCAdabraOnlus, della Fondazione Aiom, di Loto Onlus – Uniti contro il tumore ovarico, di Ropi (Rete Oncologica Pazienti Italia), di Sigo (Società Italiana di Ginecologia e Ostetricia) e di Siog (Società Italiana di Oncologia Ginecologica) ed è resa possibile grazie alla sponsorizzazione unica di GSK – GlaxoSmithKline.
Francesco Vitale