Riceviamo da una rappresentanza di genitori dell’asilo nido di Maccarese “L’Isola che non c’è” e pubblichiamo:
“Gentilissimi Dirigente Dott. Roberto Sampo’ e Assessore Dott. Calicchio, siamo una rappresentanza di genitori dei bambini frequentanti l’asilo nido L’ISOLA CHE NON C’E’ di Maccarese delle tre sezioni, Lattanti, Semidivezzi e Divezzi. Vi richiediamo la Vostra attenzione per replicare alla Vostra circolare PT n. 35615 del 15/04/2016 relativa alla facoltà di frequenza dei bambini durante il mese di luglio 2016. A nostro avviso, per beneficiare di una riduzione di spese, si propone una soluzione arbitraria, inappropriata e che creerebbe un disservizio molto importante per le famiglie in caso di accorpamento nelle altre strutture del territorio.
Premesso che, nella stragrande maggioranza dei casi i bambini che frequentano i nidi comunali hanno genitori che lavorano (condizione spesso vincolante per essere ammessi nelle graduatorie) e in questo caso luglio è per molti genitori un mese lavorativo come gli altri; premesso inoltre che il regolamento dei nidi comunali sottoscritto dalle famiglie al momento dell’iscrizione garantisce il servizio di luglio (nonché durante le vacanze natalizie e Pasquali che al contrario quest’ anno non è stato garantito) con personale supplente e che il calendario scolastico presente sul vostro sito dal 1/09/2015 e nelle vostre strutture prevede come ultimo giorno di aperture di tutti gli asili nido comunali il 31/07/2016 , non troviamo assolutamente giusto proporre un’eventuale chiusura anticipata arbitraria e non prevista della struttura L’ISOLA CHENON C’ E’ in caso appunto di diminuzione dei bambini frequentanti e conseguente aggregazione in altri asili.
Nella vostra circolarePT n. 35615 del 15/04/2016 vengono menzionati dei numeri che descrivono l’affluenza dei bambini del mese di luglio 2015 come 150 bambini frequentanti su 320 iscritti. Seppur anche quest’anno dovessero essere confermati questi numeri, quei 150 bambini che continuerebbero a frequentare il nido dal 1 al 31 Luglio (in quanto probabilmente le loro famiglie non hanno soluzioni alternative) sarebbero gli stessi bambini che hanno frequentato e regolarmente pagato per tutto l’anno scolastico la quota dovuta per la struttura alla quale sono stati assegnati e che quindi hanno tutto il diritto di continuare a frequentare la stessa struttura che li ha accolti per gli altri mesi dell’anno. E’ impensabile infatti sia che le famiglie debbano spostarsi in altre strutture, che potrebbero essere anche particolarmente distanti senza poter scegliere, sia soprattutto che gli stessi genitori siano obbligati a dichiarare entro il 9/05/2016 se i figli frequenteranno o meno nel mese di luglio senza sapere in quale struttura potrebbero essere spostati ( potrebbe infatti essere scelto un nido impossibile da raggiungere prima di recarsi al lavoro o comunque troppo lontano dall’abitazione). Questa condizione infatti sta portando molti genitori a scegliere loro malgrado di non far frequentare i bambini nel periodo in questione per non correre il rischio di dover comunque essere obbligati a pagare la retta mensile ed essere poi spostati in un nido impossibile da raggiungere e dover quindi poi affrontare un’ ulteriore spesa per trovare una soluzione alternativa.
Per ultimo aspetto,assolutamente non meno importante, vorremmo sottolineare quanto possa essere problematico e difficoltoso spostare bambini (non bambolotti), che nel caso dei lattanti hanno solo 12-18 mesi (problema comunque presente anche per i bambini più grandi), in un luogo completamente nuovo con educatrici nuove stravolgendo completamente le loro abitudini solo per un mese, anche se questi bambini saranno “solo 150”.
Siamo a richiedervi quindi di confermarci, prima della scadenza del 9/05/2016, chela struttura L’ISOLA CHE NON C’E ‘ rimanga aperta anche in caso di una presenza minima di bambini magari pensando di accorpare le diverse sezioni per ridurre il numero di educatrici necessarie.
Certi di trovare la Vostra attenzione e la Vostra disponibilità ad evitare un disservizio cosi profondo e ad assecondare le esigenze delle famiglie, attendiamo un Vostro riscontro o se necessario chiediamo un incontro per discutere della questione”.
Distinti saluti