Nella mattinata di ieri, giovedì 20 luglio, è stata protocollata presso il Comune di Fiumicino la richiesta formale avanzata da 26 tra comitati ed associazioni del territorio che chiedono all’Amministrazione Comunale di fare ricorso al Consiglio di Stato contro la sentenza del Tar che ha bocciato il riconoscimento di “notevole interesse pubblico” (ai sensi del Codice dei beni culturali e del paesaggio, art. 136 Dlgs. 42/2004) delle aree collinari di Fiumicino. Di seguito il testo.
“I sottoscritti Comitati e Associazioni del territorio con la presente richiedono formalmente all’Amministrazione di Fiumicino di presentare Ricorso al Consiglio di Stato avverso la sentenza del TAR del Lazio (n.9907/2023 del 12.06.2023) che ha bocciato il Decreto del Ministero della Cultura. n. 172 del 8.8.2022, affiancando così l’analogo ricorso al Consiglio di Stato depositato il 5 luglio 2023 dall’Avocatura di Stato per il Ministero della Cultura.
È noto che il suddetto D.M 172/2022 istituiva il vincolo paesaggistico nella zona nord del Comune (art. 136 Aree collinari dell’Agro Romano settentrionale), andando sostanzialmente, a tutelare 500-600 ettari nella zona di Castel Campanile-Pizzo del Prete-Le Macchiozze (lato sinistro fino al confine con Cerveteri) ed un’ulteriore zona tra Aranova e Tragliata; il restante perimetro individuato dal Ministero della Cultura è infatti comunque tutelato a livello paesaggistico, archeologico ed ambientale dal PTPR Lazio su ben due aree agricole identitarie.
Riteniamo che la questione Pizzo del Prete meriti di essere conclusa positivamente e chiediamo quindi che l’Amministrazione Comunale agisca in continuità con l’iter pluriennale perseguito dall’Amministrazione stessa a partire già dal 2018 e nel rispetto degli impegni assunti con gli OdG n. 81 e 82 approvati all’unanimità nel 2018 dal Consiglio Comunale e con la conseguente delibera di Giunta 101 del 2019.
Ricordiamo inoltre che la richiesta di dichiarazione di notevole interesse pubblico è stata promossa e condivisa da una estesa partecipazione di cittadini che hanno firmato con 3423 firme – consegnate alla Soprintendenza – la relativa Petizione in supporto alla Rete art. 136, composta da oltre trenta tra Comitati, Associazioni e Proloco del territorio.
Riteniamo inoltre necessario pervenire urgentemente ad una regolamentazione sugli impianti fotovoltaici a terra, che non possono andare a sostituire completamente aziende agricole di pregio presenti sul nostro territorio: uno scenario catastrofico che rischia di alimentare enormi speculazioni della valorizzazione di affitti e costi dei terreni, incidendo pesantemente sulla produzione agricola, sfavorendo la sovranità alimentare.
Il Comune di Fiumicino ha una superficie agricola importante, rischia di perdere la sua potenzialità produttiva con una conseguente perdita di una economia locale con indotto e posti di lavoro di grande valore.
Non siamo contrari all’uso del fotovoltaico, ma ci sono soluzioni alternative per superare questo problema, come quella di installare i pannelli solari sui tetti di stalle, cascine, magazzini, fienili, laboratori di trasformazione, serre e strutture agricole”. Firmato e sottoscritto da: Associazione FuoriPISTA, Mobasta Pizzo del Prete, Programma Natura A.P.S., Associazione culturale 99 Fontanili, Yogarmonia, Piccolo Principe, Comitato FuoriPISTA, Terrre, Legambiente Fiumicino, Nuovo Comitato Cittadini Focene, Associazione Mare Libero, Comitato Per.La di Focene, Associazione Difendi Focene, A.P.S. SAIFO, A casa di Alice, Associazione Scuolambiente, GAS Sale in zucca Fiumicino, Associazione Ambientalista Fiumicino “Fiume Vivo”, Associazione culturale Canto d’inizio, Associazione B&Bio Rome, Comitato Pendolari Maccarese-Palidoro, Associazione culturale Tradizioni Maccarese Stazione, Italia Nostra Litorale Romano, Dolcespiaggia, No Biogas Fiumicino, Cittadinanza Attiva Fiumicino, LaboraStoria A.P.S.