Il virus maledetto ha portato via migliaia di persone e lascia una scia di dolore che resterà per sempre. Una delle vittime è Giuseppe Ciotoli, conosciuto cone “Peppino”, storico titolare del Bar Sisto di Ostia e patron del Cineland. È morto ieri, giovedì 12 novembre, all’età di 83 anni. E anche Fiumicino lo piange.
“Era una persona generosa e buona – dice il sindaco di Fiumicino Esterino Montino – Eravamo davvero amici, con Peppino. Con Monica lo avevamo conosciuto negli anni bellissimi della giunta Rutelli, quando io ero assessore ai Lavori Pubblici e all’Edilizia del Comune di Roma e a lui venne quell’idea pazza e visionaria che poi realizzò. Dalla vecchia fabbrica della meccanica romana nacque una delle prime multisala di Roma: Cineland. Avevamo seguito insieme tutta la procedura per la trasformazione della vecchia fabbrica, Peppino non chiese un soldo al Comune e realizzò con tenacia e caparbietà e tanto entusiasmo quel luogo fantastico e per quei tempi avveniristico. Da allora era nata un’amicizia, con me e con mia moglie Monica, che è durata e si è rinsaldata negli anni.
Peppino, da grande lavoratore e sognatore quale era, ha lasciato un segno nella città e specialmente ad Ostia. Ma la sua vita pubblica la conoscete tutti: non mi dilungherò su questo. La notizia della sua scomparsa ci lascia una profonda tristezza nel cuore perché abbiamo perso un amico, soprattutto. Non dimenticheremo la sua generosità, la sua allegria e il suo affetto”.
“Esprimendo il più profondo cordoglio per la scomparsa di Peppino Ciotoli – aggiunge il consigliere comunale di Fiumicino e presidente della Fondazione Foedus Mario Baccini– voglio ricordare soprattutto le sue doti umane e professionali che lo hanno portato a realizzare un sogno e allo stesso tempo a sostenere il territorio creando un vero e proprio hub culturale. Peppino era un uomo di grande cuore e intelligenza, un uomo che mancherà a molti e che si è messo al servizio della cultura trasformando un vecchio stabilimento nel più grande complesso cinematografico del litorale. È scomparsa una personalità, una persona e un industriale che ha saputo guardare oltre”.