Consorzi di bonifica, Anbi Lazio intensifica la collaborazione con il Cea per abbattere i costi dell’energia elettrica. Il direttore Andrea Renna: “Sistema consortile regionale pronto a investire i risparmi per migliorare i servizi”
Abbattere i costi di gestione per recuperare risorse finanziarie da reinvestire nello sviluppo dei servizi ai consorziati. Uniformare le procedure di acquisto di beni e forniture per spuntare tariffe più competitive di quelle di mercato.
Il percorso avviato dalla nuova governance di Anbi Lazio verso una più attenta e performante gestione finanziaria e amministrativa dei Consorzi di Bonifica ha segnato un ulteriore passo avanti al tavolo (voluto dal presidente Luciana Selmi e dal direttore generale Andrea Renna) con il Consorzio Energia Acque (Cea) rappresentato dal direttore tecnico Sergio Bolognesi e dall’amministratore delegato Germano Ghiraldello. La missione del Cea è contrattare sul mercato dell’energia elettrica le migliori offerte possibili in favore dei Consorzi di Bonifica che ne sono soci, garantendo un evidente abbattimento di questa voce di spesa che, anche in alcune realtà del Lazio, incide fortemente sul bilancio.
“La riorganizzazione avviata dai commissari, finalizzata alla fusione dei Consorzi che nel Lazio dagli attuali 10 si ridurranno a 4, non poteva prescindere dalla ricerca di una omogenea condizione di spesa energetica, meno impegnativa dell’attuale. Questi enti – spiega Luciana Selmi, presidente Anbi Lazio – sono oggi allineati nella gestione degli aspetti operativi, contabili, amministrativi. Aderire al Cea è una best practice che consentirà al sistema consortile di accreditarsi sul panorama regionale degli enti pubblici come una rete funzionale, agile, adeguata ai nuovi compiti in materia di tutela ambientale e sicurezza del territorio”.
Il Cea, presieduto da Francesco Vincenzi, presidente di Anbi nazionale, associa 43 consorzi, conta 3.500 siti di fornitura e ogni anno acquista 300 milioni di kwh per una spesa complessiva di 56 milioni di euro. Cea ha permesso agli associati di conseguire risparmi per 1,6 milioni di euro nel 2017 e 1,19 milioni nel 2018 rispetto al costo medio della corrente. Il risparmio conseguito dal Consorzio Val di Paglia (Acquapendente) ammonta a 40mila euro annui, pari al 24% del costo del mercato di salvaguardia. Il Consorzio della Maremma Etrusca ha abbattuto del 20% la spesa media annua (compresa tra 800mila euro e 1 milione). Altro esempio calzante arriva dal Consorzio di Bonifica Tevere Agro Romano. “Nei primi 6 mesi del 2019 abbiamo risparmiato 200mila euro rispetto allo stesso semestre dell’anno scorso. Risorse – dice Andrea Renna, direttore del Tevere Agro Romano – che impiegheremo per migliorare i servizi agli utenti. Anche questo è un decisivo cambio di passo nella gestione delle Bonifiche che, oltre a garantire irrigazione alle aziende agricole, sono sempre più coinvolte, in sinergia coi Comuni, Province e la Regione Lazio, nella salvaguardia complessiva del territorio con le attività di manutenzione del reticolo idrografico e per la mitigazione e prevenzione del rischio di dissesto idrogeologico”. L’auspicio della dirigenza di Anbi Lazio è che entro la metà del 2020 tutti i consorzi aderiscano al Cea.
Fonte: Comunicato Anbi Lazio