Sono numerose le mostre in questo periodo a Roma disseminate in strade e vicoli già allestiti per il Natale ormai alle porte che la rendono ancora più bella e unica. E proprio nel cuore della città eterna, fra spiritualità e cultura, i sotterranei di Via dei Portoghesi sono stati vetrina della collettiva “Amici d’Arte” di Ugo Borgese, Carmine Cecola eGoffredo Godi terminata con un finissage originale e coinvolgente dove l’arte ha abbracciato lo spettacolo in un trionfo di emozioni e ricordi. Tutti e tre gli autori hanno un forte legame con la natura, con il paesaggio e con il corpo umano che tutti e tre hanno espresso nelle loro tele e nelle opere tridimensionali imponendo la loro visione del mondo. Così sembra che nei sotterranei del cuore di Roma Borgese e Godi dialoghino di paesaggi e natura con Cezanne, Carrà e Sironi, mentre Cecola con Marino Marini ed Henry Moore passi dalla pittura alla scultura, dal gesso al legno ricercando quella ponderazione dei corpi che non dimentichino grazia ed armonia di insiemi.
Gli spazi suggestivi delle grotte dell’Istituto Portoghese di Sant’Antonio, in un perfetto mélange di colori e luci,sono stati così dominati da sculture e quadri dei tre artisti da sempre amici. Sculture raffiguranti figure femminili e ritratti si affacciano su paesaggi ed orizzonti marini come a rafforzare quel sodalizio di arte e vita fra Borgese, Godi e Cecola. Pittori i primi e scultore l’ultimo, i tre maestri insieme dai tempi dell’Accademia a Napoli, ed inseparabili per oltre cinquanta anni, sono sempre stati accomunati dall’amore per l’arte, dalla passione per il loro lavoro e dal desiderio di trasmetterlo alle giovani generazioni. Per questo da Napoli si sono poi ritrovati a Roma al Liceo Artistico di Via Ripetta.
“Dopo quaranta anni eccoci nuovamente insieme in una emozionante mostra per omaggiare i nostri padri – ha sottolineato Adelina Cecola, figlia dello scultore del gruppo che nella mostra era presente con ritratti di donne e sperimentazioni astratte dagli influssi aniconici e memorie picassiane –Una mostra d’arte e di affinità elettive profonde.In un momento storico dove spesso regna la superficialità affettiva, sono felice di aver vissuto questo progetto come un inno alla amicizia. Oltre all’affetto che legava i tre artisti infatti, sono stati tanti gli amici che ci hanno sostenuto nella realizzazione di questo evento valorizzato anche da una location fortemente suggestiva ”.
La mostra d’arte si è conclusa con una rappresentazione teatrale ideata da Adelmo Togliani, noto attore e regista, e da Diana Iaconetti, attrice teatrale di grande spessore, che hanno esaltato proprio quei sentimenti di amicizia e amore per l’arte che sono stati il primo riconoscimento di questa manifestazione.
La collettiva “Amici d’Arte” è la seconda di un ciclo iniziato 40 anni fa che si è sviluppata in una rete di ambienti composta da oltre dieci sale, allestite con minuziosa cura da Lorenzo Canova, critico e storico d’arte, docente di storia dell’Arte Contemporanea presso l’Università del Molise. Un viaggio a ritroso nel tempo che ha incantato amici e i tanti visitatori che si sono ritrovati in un luogo erede di tradizioni di accoglienza, spiritualità e cultura. “E’ stato un successo – ha commentato Lorenzo Canova. Moltissimi sono stati infatti i riscontri di critica e di pubblico per questo evento, salutato con grande entusiasmo da tutti sia per la location scelta che per i tre autori di significato valore che proprio in questi spazi hanno potuto creare un linguaggio personale. E’ stata questa una occasione per mettere in luce alcuni tasselli di quel mosaico variegato che era il contesto romano della pittura figurativa tra gli anni settanta e ottanta. Il plastico Cecola, il costruttivo Borgese ed il poetico Godi. La struttura plastica e allo stesso tempo drammatica e lirica li lega tutti ad un profondo sentimento del colore, all’esaltazione della natura, elemento ricorrente, intesa sia come paesaggio che come rappresentazione del corpo e delle presenza dell’uomo nel mondo”.
Una collettiva che si è imposta con forza attraverso il rispetto, l’esaltazione ed il rinnovamento dell’arte e di un legame antico che, oggi attraverso nuove dimensioni, tiene ancora fortemente legati ed in vita i tre “Amici d’Arte”, capaci di trasmettere cosi intensamente il loro magistero artistico.
di Francesca Procopio