“Su Alitalia si continua a rimandare e a perdere tempo, ma di tempo non ce n’è più”. Lo dichiara il sindaco di Fiumicino Esterino Montino. “Siamo fortemente preoccupati – prosegue – per il destino della compagnia e dei suoi lavoratori e ci associamo all’appello di accelerare lanciato dai sindacati. Lo abbiamo affermato con il passato Governo, dalle cui decisioni abbiamo nettamente preso le distanze, lo ribadiamo oggi. Sono a rischio circa 5000 persone che vivono sul nostro territorio, sul cui futuro pesa una scure non più sopportabile. Se una mole così imponente di persone dovesse ritrovarsi improvvisamente senza lavoro, a Fiumicino si aprirebbe una crisi sociale senza precedenti”.
“La nostra preoccupazione – spiega il sindaco Montino – è alimentata dall’assenza di un piano industriale concreto e dal continuo rinvio di una decisione. Linea che continua a far perdere tempo senza rendersi conto che di tempo non ce n’è più. Ora si parla di marzo, domani probabilmente di maggio, data delle elezioni europee”.
“Ci risulta – aggiunge – che a partire da marzo si cancelleranno 700 voli Alitalia, con lo stop di 10 aerei su 120, pari all’8% dell’operativo. Le nostre informazioni parlano anche di un problema di cassa azzerata. Una situazione drammatica di cui chiediamo con forza di conoscere i dettagli. La stessa disponibilità di Lufthansa è vincolata al taglio di 3000 posti di lavoro considerati in esubero, che si aggiungono ai 1800 lavoratori e lavoratrici già in cassa integrazione. Di questi ultimi nessuno parla più, ma si dà per scontato che non rientreranno a lavoro”.
“Già due anni fa il Comune di Fiumicino ha elaborato una proposta articolata di rilancio dell’azienda – ricorda Montino – che vede la partecipazione, nel 51% di Alitalia, delle più importanti società partecipate dello Stato italiano che operano nel settore trasporti (Ferrovie dello Stato), ingegneria (Finmeccanica) ed energia (Eni). Questa proposta è stata presentata alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, alla Camera, al Senato e alla Regione Lazio. Il nostro piano di salvataggio di Alitalia è ancora valido e realizzabile e per questo intendiamo rilanciarlo. Abbiamo anche organizzato un Consiglio straordinario congiunto con Roma Capitale che si espresse all’unanimità e a cui presero parte sindacati, lavoratori e enti coinvolti. Oggi lanciamo la proposta di del terzo consiglio comunale aperto, a cui ci auguriamo che parteciperanno le forze sociali, i sindacati e le istituzioni coinvolte”.
“Il nostro è un vero e proprio grido di allarme – conclude –, che si fa carico delle preoccupazioni dei lavoratori, delle loro famiglie, oltre che del futuro del tessuto economico e sociale della città”.