Si discute molto, in questi giorni, dei matrimoni omossessuali, transessuali (preferibilmente accompagnati da figli nati da tre genitori) celebrati dal nostro sindaco. Noi non lo condanniamo ma lo compatiamo: quale ragazzo e quale ragazza si farebbero mai sposare da lui? L’amore non ha niente a che vedere con le tristi manovre elettorali di un sindaco sulla via del tramonto. La famiglia è impegno e gioia e problemi quotidiani. Al sindaco compete innanzitutto creare una società che protegga i cittadini che ci sono e quelli che verranno (magari nati secondo natura).
Alberto Cava – coordinatore Cuori per Fiumicino