Un intervento urgente per scongiurare la presenza di amianto nelle zone aeroportuali coinvolte dall’incendio. É questo il tema principale della lettera inviata ieri da Marco Ruggeri, segretario generale aggiunto Clas alle cinque diverse autorità direttamente o indirettamente coinvolte dalla vicenda dell’incendio nel Terminal 3 dell’aeroporto di Fiumicino: Enac, Adr, Regione Lazio, comune di Roma e comune di Fiumicino. “Chiediamo l’intervento di questi cinque enti affinché si possa escludere la presenza di amianto nelle strutture andate in fumo – spiega Ruggeri nella lettera – provvedendo nell’immediatezza a fornire ad ogni singolo lavoratore i dispositivi di protezione individuale monouso, al fine di evitare contaminazioni oltre che per i lavoratori anche per le famiglie. E a provvedere – prosegue – a un maggior controllo sul rispetto delle norme vigenti previste dal D.lgs 81/2008, in materia di tutela della salute dei lavoratori”. Nel documento Ruggeri parla anche dei circa cento dipendenti dei negozi distrutti che ora rimarranno senza stipendio: “come sindacato Clas chiediamo – spiega – che si garantisca il mantenimento dell’occupazione e del salario dei lavoratori tutti,  anche a chi non in possesso dei requisiti di accesso agli ammortizzatori sociali”. La lettera si chiude con un accenno alle condizioni di un Terminal non proprio recente, come il T3 teatro dell’incendio: “Nella consapevolezza che i fatti accaduti non sono ascrivibili alla mancanza di attenzione da parte di ADR – conclude Ruggeri – auspichiamo   una costante vigilanza e la conseguente manutenzione tenuto conto che l’usura delle strutture da tempo realizzate non può essere non considerata”.