Dai consiglieri comunali di Si-Sel Antonio Bonanni e Angelo Petrillo riceviamo e pubblichiamo.
“Con la delibera votata venerdì in Consiglio comunale questa Amministrazione ha ribadito la propria posizione contraria a qualsiasi ipotesi di raddoppio aeroportuale e ha espresso parere negativo sulle opere in oggetto in ordine alla Valutazione di Impatto Ambientale del Masterplan al 2030 dell’Aeroporto “Leonardo da Vinci”. Non è stata solo una delibera tecnica, ma di indirizzo politico, il nostro indirizzo politico. Il no al raddoppio dell’aeroporto non è una posizione estemporanea, ma la base del nostro programma di governo. A nostro avviso quest’opera non serve a nulla ed è da irresponsabili e prematuro andare a proporre una Valutazione d’impatto ambientale quando ancora non si è conclusa la valutazione sulla Vas, la verifica di ammissibilità ambientale e strategica al piano nazionale aeroporti. Perché si va avanti senza ascoltare la voce della Città o senza dare una risposta alle proposte alternative che eliminerebbero il disastro sul nostro territorio? Forse ci dobbiamo domandare a chi è utile tutto ciò. Siamo convinti che non si tratti di un piano di sviluppo aeroportuale ma di una speculazione e noi a questo ci opporremo fino alla fine. E lo facciamo con atti concreti, come quello di oggi.
Siamo altresì convinti che sia inopportuno, a livello di tempi, presentare una Valutazione di Impatto ambientale quando sta morendo Alitalia. Rischiamo di andare sempre più verso un aeroporto a uso esclusivo delle low cost, con la conseguenza che le compagnie di bandiera moriranno tutte. Per questo chiediamo anche alla Regione di stabilire un altro luogo nel Lazio per fare l’aeroporto delle low cost, che non può e non deve essere quello della capitale, e di esprimersi in maniera netta contro la proposta di raddoppio dell’aeroporto di Fiumicino.
Ultima questione, non meno importante, quella dell’inquinamento. I criteri di riferimento sulle patologie usati per redigere questo progetto sono quelli usati per altre località. Non va bene: bisogna fare uno studio puntuale sul nostro territorio su quale sia il livello dell’inquinamento acustico, quali le patologie e quali le relazioni, serve appunto una sezione epidemiologica sanitaria sul territorio”.
2017-05-29