Riceviamo e pubblichiamo: “Da circa due mesi la chiusura per manutenzione di una delle piste dell’aeroporto di Fiumicino impone lo svolgimento del traffico aereo sulle restanti due piste parallele alla costa. In questo frangente però, anziché organizzare i decolli sulla pista più interna, dove i velivoli in decollo sorvolerebbero solo zone agricole senza centri abitati, l’ENAC ha scelto di usare la pista più prossima alla costa pertanto il frastuono di ogni decollo (uno ogni 90” – novanta secondi) si ripercuote su tutto il centro abitato di Fiumicino ed Isola Sacra. I sorvoli avvengono incessantemente di giorno e fino a notte inoltrata e sebbene sussista un procedimento di decollo volto a ridurre gli effetti del rumore a terra, questo è del tutto insufficiente ad impedire il disagio per la popolazione. Il rumore è insopportabile, prima ancora che per l’entità per la sua costanza, e comporta grave impedimento allo svolgimento delle attività siano esse lavorative che ricreative. È impossibile tenere una conversazione, fare una telefonata, ascoltare la radio o la televisione, una condizione di assoluto stress. La Pro Loco di Fiumicino si fa portavoce delle proteste della cittadinanza ed ha provveduto a comunicare ai vertici dell’ENAC la necessità di trovare un modo per alleviare il disagio, anche in considerazione del fatto che i lavori alla pista usualmente impiegata per i decolli, continueranno fino a giugno inoltrato. “Chiediamo di valutare l’opportunità di trasferire i decolli sulla pista più interna” – dichiara il presidente della Pro Loco – “anche se questo comporta un percorso di rullaggio più lungo per i velivoli, ma non si può scaricare tutto il disagio sulla città. Eventualmente alternare le piste durante la giornata in modo da diluire il fastidio dell’impatto acustico”.
La richiesta dell’Associazione Pro Loco di Fiumicino fa riferimento anche al danno di immagine che deriva alla Città: in questi giorni non è più piacevole la passeggiata sui moli, tanto cara ai romani che stanno disertando la località, ed anche le attività ricreative ne soffrono, il parco urbano di Villa Guglielmi, meta di tanti che vi si recano a passeggiare e fare attività sportive è colpito dai decibel fuori misura di sopportazione. L’aeroporto è una ricchezza per la nostra città ma non deve trasformarsi in grave forma di inquinamento, d’altra parte la direzione aeroportuale deve essere consapevole del territorio in cui la struttura insiste, e relazionarsi con esso. Non è ammissibile un atteggiamento di intransigenza tendente all’indifferenza, specie in vista di eventuali lavori di ampliamento dello scalo.
Del disagio patito dalla popolazione sono stati informati anche il Sindaco di Fiumicino ed il Prefetto di Roma in quanto in mancanza di un’apertura verso questa problematica si adotteranno adeguate misure di protesta popolare.
“Dispiace solo che questo grave disagio si sia presentato in piena campagna elettorale” – conclude Larango della Pro Loco – “perché non vogliamo in nessun modo che questo problema della cittadinanza possa essere strumentalizzato da qualche personaggio politico”.
2013-05-04