“A cuccia”, a Fiumicino un consigliere comunale di maggioranza si è espresso così nei confronti della presidente della commissione trasparenza, Paola Meloni, ‘colpevole’ di aver fatto emergere le pecche dell’attuale amministrazione nella gestione dell’ondata di maltempo.
Niente di nuovo, purtroppo. Dove non si arriva con la cultura, con l’uso della parola, con la dialettica a sostenere una normale discussione politica, soprattutto tra un uomo e una donna, allora si tenta di zittirla con la prevaricazione, con la violenza delle parole, con l’ostentazione di una mal simulata mascolinità.
Alla consigliera Paola Meloni va il mio sostegno e tutta la mia indignazione. È una persona forte e di tutt’altra pasta e l’ha dimostrato non cedendo alla bieca provocazione.
Quello che più ferisce in tutta questa ennesima caduta di stile è la consapevolezza che da una certa parte non si riesca proprio a capire quanto l’uso delle parole sia importante e quanto la classe politica sia la prima a dover proporre esempi positivo eliminando linguaggi intrisi di odio e virilità.
Lo dichiara la consigliera regionale del Pd Lazio, Michela Califano