L’avvio del cantiere “Cold ironing” a Civitavecchia è la chiusura di un cerchio. Un lavoro per ridurre drasticamente le emissioni delle navi che viene da lontano e pone questa infrastruttura sempre più all’avanguardia sui network internazionali.
Un investimento importante del Pnrr, circa 80 milioni di euro, che si aggiunge agli oltre 300 milioni già sbloccati per dare al porto di Civitavecchia una sempre maggiore centralità nel Paese e che, ancora una volta, dimostra la totale ridondanza e pericolosità del progetto privato di Fiumicino.
Le parole del viceministro delle Infrastrutture e Trasporti Edoardo Rixi, riportate oggi dalla stampa, lasciano più di qualche perplessità: o si mente sapendo di mentire o la mano destra non sa cosa faccia la mano sinistra.
Come si può parlare di investimenti milionari, destinati anche al porto commerciale di Fiumicino e poi far finta di nulla su una speculazione commerciale privata che rischia di mettere a repentaglio proprio quegli investimenti pubblici di cui oggi ci si fa portabandiera?
La portualità commerciale e crocieristica deve rimanere sotto il controllo dello Stato così come stabilito dalla legge in vigore che, come Partito Democratico, stiamo difendendo e difenderemo in ogni sede preposta.
Il viceministro Rixi, inoltre, ci dovrebbe spiegare chi è titolato al rilascio di autorizzazioni per la realizzazione di un porto crocieristico come quello che dovrebbe nascere alla foce del Tevere. Perché di questo si tratta. Non continuiamo a chiamarlo porto turistico da diporto. La variante di progetto ha di fatto stravolto quell’opera trasformandola in un porto crocieristico commerciale.
Questo ce lo scrive tra le righe anche l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) che segnala le varie criticità procedurali riguardanti la variante crocieristica del progetto ed evidenzia che l’attività crocieristica è dal punto di vista economico finanziario predominante rispetto a quella da diporto. Quindi un porto commerciale privato. A fronte di tale evidenza, riformulo la domanda:
A chi spetta la competenza del rilascio delle autorizzazioni di un porto commerciale\crocieristico? A un comune o allo Stato?
Michela Califano, consigliera regionale del Pd Lazio